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Grecia: proteste e nuovi arrivi

Are You Syrious? - 3 ottobre 2019

Il 3 ottobre – secondo quanto riporta Infomobile – quasi 200 persone hanno messo in atto una protesta a Katsikas, richiedendo che nessun nuovo arrivato dalle isole dell’Egeo fosse ricollocato nel già sovrappopolato campo. “Siamo già circa 1.500 persone a vivere qui. I dati ufficiali dicono che siamo 1.000, ma non è vero. Non abbiamo assistenza.” È altresì stato riferito che siano stati usati gas lacrimogeni per far cessare la manifestazione.

Aegean Boat Report ha segnalato 12 barche con 459 persone che sono approdate sulle isole greche fino a mezzogiorno. Cinque barche con approssimativamente 250 persone sono arrivate quasi contemporaneamente a Lesbo, 215 sono state trasferite nella Grecia continentale nella mattina. Secondo UNHCR Grecia, fra il 23 e il 29 settembre sono arrivate sulle isole dell’Egeo più di 3.100 persone. Più di 3.000 sono ora abbandonate lì; donne e bambini costituiscono il 57% del totale.

Nel frattempo c’è stato un’altra protesta a Lesbo per far sì che le autorità aprissero le isole e non rinchiudessero i nuovi arrivati nei campi. I tempi d’attesa per i processi di richiesta d’asilo possono durare anche tre anni.

In seguito all’incendio nel campo di Moria, la giornalista Daphne Tolis ha riportato che, in contraddizione alle precedenti dichiarazioni, nessuna traccia di incendio doloso è stata trovata sul luogo.

Un ragazzo afgano di 16 anni è stato trovato morto dentro un camion a Igoumenitsa, una città portuale con traghetti diretti in Italia.