Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Per Cecilia Corsi

Il messaggio di cordoglio di Magistratura Democratica e di ASGI

Ci associamo ai messaggi di cordoglio per la scomparsa della Professoressa Cecilia Corsi, direttrice della rivista Diritto immigrazione e Cittadinanza. Proponiamo il ricordo di Magistratura Democratica e a seguire quello di ASGI.

Professoressa ordinaria di istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Firenze, direttrice della rivista Diritto Immigrazione e Cittadinanza (promossa nel 1999 da ASGI e MD) e componente della redazione della rubrica “Diritti senza confini” promossa da DIC e Questione Giustizia, è stata appassionata compagna di strada nella difesa dei diritti degli ultimi.

Giurista di grande spessore intellettuale e umano, ha sempre inteso il suo ruolo al servizio della promozione e della tutela dei diritti fondamentali delle persone, soprattutto dei soggetti più deboli e indifesi.

Lascia un grande vuoto, colmato solo in parte dalla sua pregevole produzione scientifica; possiamo solo prometterle che continueremo nelle battaglie che ci hanno visto fianco a fianco per lunghi anni.

Ai suoi familiari, ai suoi colleghi, a tutti coloro che le hanno voluto bene vanno le nostre più sentite condoglianze.

L’Esecutivo di Magistratura democratica

La redazione di Questione Giustizia


I membri del Comitato editoriale e il redattore della rivista Diritto, immigrazione e cittadinanza comunicano che Cecilia Corsi, direttrice della rivista, ci ha lasciato dopo breve malattia.

Ancora scossi per la sua improvvisa perdita, noi ricordiamo l’amica e la collega.

Professoressa ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico dell’Università degli studi di Firenze, allieva di Umberto Allegretti, studiosa del diritto degli stranieri fin dal 2000, era socia dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI) dal 2003, oltre che dell’Associazione italiana dei costituzionalisti (AIC) e dell’Associazione dei professori di diritto amministrativo. Faceva parte anche del comitato editoriale della rivista Osservatorio delle fonti.

Fino all’ultimo era impegnata a studiare le questioni antidiscriminatorie e l’accesso degli stranieri ai diritti sociali, temi su cui collaborava in ASGI e nei quali ha messo tutto il suo impegno e il suo cuore.
Fece parte della redazione della rivista dal 2001 di cui curò gli aspetti concernenti il diritto amministrativo e ne divenne direttrice nel 2007 e grazie alla sua dedizione tenace e nascosta e alle sue rare capacità di coordinare e armonizzare le tante voci di una rivista giuridica scientifica di carattere interdisciplinare. La nostra Rivista ha superato in modo brillante le non semplici fasi organizzative dell’avvio della diffusione on line e della classificazione quale rivista scientifica di classe A.

Persona affabile e gentile, pacata ed equilibrata, appassionata, metodica, colta, timida e riservata, capace di trasmettere dolcezza e determinazione, disponibilità all’ascolto e capacità di decisione, ha saputo coordinare al meglio la svolta di eccellenza per il bene della ricerca scientifica, del diritto degli stranieri e delle due associazioni promotrici della Rivista (ASGI e MD).
Di queste e altre sue qualità ciascuno di noi ha beneficiato enormemente, insieme alla Rivista, che sotto la sua guida è cresciuta enormemente.

È stata anche vicina e attenta ad ognuno di noi ricordandoci il nostro lavoro, spronandoci, sostenendoci. Rivedeva ogni scritto e rassegna con una generosità che ci è sempre parsa straordinaria.
Esempio di umanità e professionalità, era attenta e precisa, dolce e severa.

È stata testimone appassionata di un progetto: la nostra rivista. Non era solamente un direttore, ma incarnava il “senso” e la “funzione” del servizio. Era una donna che aveva personificato il ruolo di Direttrice per il bene “collettivo” della conoscenza dei temi giuridici dell’immigrazione.  

La sua amicizia, il ricordo di tanti anni passati insieme con lei e il suo metodo di lavoro con e per la nostra Rivista sono per noi un impegno e un testimone per continuarne la gestione con la stessa qualità, determinazione e capacità di ascolto.

Grazie Cecilia, non ti dimenticheremo mai.

Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione