Riprendiamo dal sito del comune di Palermo, la nota inviata dal Sindaco Leoluca Orlando al capoarea dell’Anagrafe per chiedere che lo stesso svolga una approfondita analisi dei profili giuridici che derivano dalla recente normativa nazionale conosciuta come “Decreto sicurezza”.
In particolare, richiamando i principi costituzionali e la giurisprudenza della Corte Costituzionale, il Sindaco di Palermo conferisce il “mandato di approfondire […] tutti i profili di profili giuridici anagrafici derivanti dall’applicazione della già citata L. 132/2018 e, nelle more di tale approfondimento, impartisco la disposizione di SOSPENDERE, per gli stranieri eventualmente coinvolti nella controversia applicazione della legge 132/2018, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alla procedure di iscrizione anagrafica ” (grassetto nostro ndr.)
– Leggi la nota completa del Sindaco di Palermo
Comune di Palermo – Procedure per residenza anagrafica degli stranieri
Ci auspichiamo che altri Sindaci decidano di seguire la direzione indicata da questa nota, non limitandosi ad affermazioni politiciste e di circostanza, ma impegnandosi seriamente a non applicare la legge 132/2018. Ben prima della conversione in legge del decreto sicurezza e immigrazione, come evidenziato nel toolkit di LasciateCIEntrare “La residenza: un diritto ad esercitare altri diritti“, in molti comuni anche a guida non leghista si sono registrate prassi tali da non garantire la residenza anagrafica.
Speriamo che questa volontà di non applicare la legge dell’esclusione sociale rimetta in discussione anche altre barriere discriminatorie e burocratiche che fino ad oggi non hanno garantito il pieno diritto alla residenza.