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Mare Jonio: finalmente sbarcati bambini, donne incinte e naufraghi più vulnerabili

Ancora in 34 a bordo tra le onde. Fateci sbarcare tutti

Giovedì 29 agosto – Dopo le reiterate richieste che abbiamo avanzato da questa mattina, finalmente le autorità italiane hanno permesso alla Guardia Costiera di venire a trasbordare su una motovedetta, per portarli a terra, i naufraghi più vulnerabili: donne incinte, mamme con bambini, minori non accompagnati.

Siamo felici sollevati per loro e grati agli uomini e alle donne della Guardia Costiera e ai medici del personale sanitario che hanno effettuato il trasbordo in condizioni meteo marine avverse, come segnaliamo da stamattina.

Un approdo in porto o un punto di ridosso protetto dal mare grosso sarebbe stato certamente più sicuro.

Rimangono a bordo 34 persone, tra cui donne sole, uomini in condizioni precarie a seguito di maltrattamenti e torture, e in stato di stress post traumatico.

Chiediamo con forza che questi naufraghi, insieme all’equipaggio, possano sbarcare prima possibile: a bordo la situazione rimane precaria. Si è aggiunto al moto ondoso che non ci lascia tregua un guasto all’evaporatore e al dissalatore che ci privano di acqua corrente: siamo senza rubinetti, cucina e bagno, e rimane solo acqua in bottiglia. Queste persone non possono, non devono aspettare che le loro condizioni di salute si aggravino ulteriormente per essere autorizzati a scendere.

Fateli sbarcare, fateci sbarcare. Tutti.