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Migranti: manifestazione in Tunisia contro l’arresto di pescatori in Italia

L'Orient Le Jour - 3 settembre 2018

Chamseddine Bourassine e Slaheddine Mcharek nella sede dell’associazione Zarzis Le Pecheur APDE (Foto: Valentina Zagaria)

Si è svolta lunedì 3 settembre la manifestazione nella città a sud della Tunisia di cui sono originari i 6 pescatori arrestati dalle autorità italiane dopo aver aiutato un’ imbarcazione di migranti in acque internazionali. Il 29 agosto la guardia di finanza italiana ha annunciato l’arresto dei sei membri dell’equipaggio di un peschereccio “sorpreso a trainare una barca con 14 migranti a bordo in direzione di Lampedusa”.

Chamseddine Bourassine, presidente dell’associazione dei pescatori di Zarzis, un grande centro a sud della Tunisia, è stato arrestato con i cinque membri del suo equipaggio, hanno specificato i membri della sua associazione, i suoi amici e una ONG. Secondo loro, il pescatore (ndt) noto attivista locale ha soccorso un gruppo di migranti clandestini tunisini che navigava su una barca di fortuna a 40 miglia dalle coste italiane. “Ha trainato il barcone dei migranti dal momento che il tempo volgeva al peggio”, ha detto a l’Agenzia di Stampa francese Anis Soui, anche lui pescatore di Zarzis.

Invitiamo le autorità italiane a liberare i sei pescatori tunisini arrestati” ha dichiarato Romdhane Ben Amor della ONG Forum tunisino per i diritti economici e sociali (FTDES). Le autorità tunisine hanno detto di non aver ricevuto informazioni sul caso.

Secondo la polizia italiana, i pescatori sono stati arrestati per favoreggiamento all’ immigrazione clandestina e sono detenuti ad Agrigento (Sicilia). L’ imbarcazione è stata avvistata mentre trainava i migranti per poi lasciare la loro imbarcazione in prossimità delle acque italiane, meno di 24 miglia da Lampedusa, secondo la stessa polizia.

Un numero crescente di tunisini in cerca di lavoro e di prospettive per il futuro tentano di arrivare illegalmente in Italia attraverso il Mediterraneo. In Italia, è ormai proprio la Tunisia il Paese più rappresentato con l’arrivo di 3.300 migranti, secondo un rapporto dell’Alto Commissario dell’Onu per i Rifugiati (HCR) pubblicato lunedì.

Dall’inizio del 2018 il Mediterraneo è stato “più mortale che mai”, dice l’HCR, stimando che una persona su 18 sia morta o dispersa in mare tentandone la traversata.