Progetto Melting Pot Europa
Per la promozione dei diritti di cittadinanza

redazione@meltingpot.org

Dona ora!
English | Français | Español
Salviamo Melting Pot! Da 25 anni online per i diritti

Salviamo Melting Pot! Da 25 anni online per i diritti

English | Español | Français

#Lesvoscalling

Una campagna solidale per la libertà di movimento

Iniziativa formativa

Il diritto all’iscrizione anagrafica dei cittadini non comunitari

Venerdì 16 aprile 2021 in modalità online

SANS-PAPIERS

Home sans-papiers

Normativa

Archivio e guida legislativa
Guida legislativa
Testo Unico Immigrazione
Regolamento di attuazione
Normativa italiana
Normativa europea
Giurisprudenza italiana
Giurisprudenza europea
Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Consulta le schede

DIRITTI DI CITTADINANZA

Home cittadinanza
Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Approfondimenti
Comunicati stampa e appelli
Incontri informativi e formativi
Interviste
Notizie
Rapporti e dossier
Reportage e inchieste
Tesi di laurea, ricerche e studi
Traduzioni
Video
Immagini
Audio

Rubriche

Spazi di significati
Speciale Sanatoria 2020
Leggi Salvini
Campagna Lesvos calling
Around Europe
Questione asilo
Speciale CPR - CIE
A proposito di Accoglienza
Confini e frontiere
Il punto di vista dell’operatore
In mare
Papers
Speciale Hotspot
Un mondo, molti mondi
Radio Melting Pot
Voci dal Sud
Migrarte
Archivio delle Rubriche

Ricerca

Argomenti sans-papiers
Argomenti cittadinanze
Tag geografiche

Chi siamo

Il progetto
Sostienici
Assegnaci il tuo 5‰
Servizi
Formazione Melting Pot
Aiutaci a tradurre
Autori e traduttori
Avvocati
Collabora
Seguici
Contatti

Tweet di @MeltingPotEU
Home » Cittadinanze » Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Versione per la stampa

SOS Mediterranee: perchè è giusto salvare vite in mare

Una lettera aperta all’Europa

Il Mar Mediterraneo è diventato il confine più mortale del mondo. Nel solo 2016, 5.079 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, e dal 2000 i morti sono stati decine di migliaia.

Questa tragedia umanitaria ha luogo alle porte dell’Europa da più di 15 anni. Il 9 maggio 2015, un gruppo di cittadini europei ha fondato SOS MEDITERRANEE, credendo che fosse inaccettabile lasciare annegare le persone senza tendere una mano. Questo è accaduto solo pochi mesi dopo che l’Europa ha fatto la scelta deliberata di porre fine a Mare Nostrum, l’operazione di soccorso su larga scala condotta dalla Marina Militare italiana per un anno. Da allora, siamo stati testimoni della mancanza di mezzi di soccorso sufficienti così come di una più generale mancanza di una risposta politica nel Mediterraneo.

Salvare, proteggere, testimoniare

La nostra organizzazione umanitaria europea di soccorso marittimo SOS MEDITERRANEE si basa sul principio del rispetto della vita e della dignità umana. La nostra organizzazione è composta da tre associazioni sorelle in Germania, Francia e Italia, tutte impegnate per i seguenti obiettivi: salvare vite umane, proteggere e assistere le persone soccorse, così come testimoniare circa le realtà della migrazione nel Mediterraneo, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in Europa.

Fin dal lancio della nostra missione 14 mesi fa, abbiamo completato 101 operazioni di soccorso sotto l’autorità del Maritime Rescue Coordination Centre (MRCC) di Roma e accolto un totale di quasi 18.000 persone a bordo della Aquarius, 1/4 dei quali sono minori, la maggior parte di loro non accompagnati. Le persone soccorse dalle nostre squadre hanno avuto motivi diversi per lasciare i loro paesi di origine, ma ora hanno tutti lo stesso obiettivo: fuggire dalla Libia, che essi descrivono come l’inferno, e trovare un futuro sicuro.

Per un’Europa della Solidarietà e Umanità

Come professionisti marittimi e umanitari, ci sentiamo in dovere di farci avanti e di agire, motivati da un principio universale: ogni persona in pericolo in mare deve essere soccorsa e trattata con dignità. Non importa da dove viene, non importa dove va. Consideriamo questo un dovere morale e legale, basato sui principi di umanità e di solidarietà in mare e del diritto marittimo internazionale.

Abbiamo raccolto numerose testimonianze a bordo della Aquarius, che illustrano chiaramente i livelli estremi di violenza subita in Libia. Mentre le storie variano da persona a persona, tutte hanno una cosa in comune: in Libia, la violenza contro i rifugiati e migranti è all’ordine del giorno. Si presenta sotto forma di arresti arbitrari e sequestri, estorsioni e lavoro forzato, abusi fisici e torture nei centri di detenzione, violenza sessuale e omicidio. Il nostro partner medico, Medici Senza Frontiere (MSF), conferma di questi terrificanti racconti durante le visite mediche.

"Gli uomini vengono venduti tra i 325 e i 3.250 euro in base a ciò che sanno fare. Le donne sono vendute tra i 150 e i 1.500 euro. Sono maltrattate, violentate, a volte ci costringono a guardare. A volte, sotto minaccia armata, costringono alcuni di noi a violentare le donne, fanno video che poi inviano alle famiglie. O vendono queste donne a reti di prostituzione, che essi chiamano le case di connessioni ... Quando parlo di donne, questo include anche ragazze molto, molto giovani... ", afferma Sofiane, una delle persone soccorse la cui testimonianza è inclusa nel primo libro di SOS MEDITERRANEE, Les naufragés de l’enfer (“Rescued from hell” Digobar Edizioni).

Porre fine alla criminalizzazione delle ONG

Nonostante gli instancabili sforzi per salvare vite umane nel Mediterraneo centrale durante tutto l’ultimo anno, le ONG hanno recentemente affrontato attacchi provenienti da diverse parti, tra cui Frontex, l’agenzia della guardia di frontiera e costiera dell’UE, il procuratore capo di Catania (Sicilia) Carmelo Zuccaro e, ultima ma non meno importante, la Guardia Costiera libica.

SOS MEDITERRANEE prende nettamente le distanze da queste accuse. L’azione umanitaria non è la causa di questa crisi, ma una risposta. Le organizzazioni umanitarie che svolgono ricerca e soccorso in mare hanno salvato decine di migliaia di persone dall’annegamento ogni anno. Senza la nostra presenza in mare, ancora più persone sarebbero morte.

Riconosciamo che le operazioni di ricerca e soccorso in mare da sole non sono una soluzione sostenibile alla crisi umanitaria in corso nel Mediterraneo. Tuttavia, in assenza di vie di accesso sicure per le persone in cerca di rifugio, spetta ai leader europei fornire una risposta comune.

Le nostre richieste alle autorità europee

È per questo che per la Giornata dell’Europa (il 9 maggio ndr), SOS MEDITERRANEE chiede a tutte le istituzioni e ai capi di governo europei di mettere in pratica i valori comuni di solidarietà e di umanità, fornendo i mezzi necessari per salvare vite umane in mare. Tutte le persone in pericolo in mare, indipendentemente dal loro background, hanno diritto alla protezione e al rispetto dei loro diritti umani, e in particolare il diritto a ricevere assistenza umanitaria.

Pertanto chiediamo alle istituzioni europee:

- di sostenere e di aumentare drasticamente i mezzi di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. La presenza delle ONG è un contributo limitato, e non possiamo essere l’unica soluzione;
- di garantire che le persone salvate siano condotte in un porto sicuro, conformemente al diritto internazionale;
- di porre fine alla criminalizzazione delle organizzazioni non governative, il cui unico scopo è salvare vite umane;
- di dare priorità alla protezione e conservazione della vita e della dignità umane, anche in mare.

Da parte sua, SOS MEDITERRANEE continuerà la sua missione, fino a quando sarà necessario e contro tutte le avversità.

Iscriviti alla newsletter del Progetto Melting Pot Europa

vedi sito SOS MEDITERRANEE

Vedi anche

  • Un bilancio record di oltre 1.000 morti tra i migranti nel 2017, mentre le ONG sono sotto attacco per la loro attività di soccorso nel Mediterraneo
  • Nuovi elementi di prova indeboliscono il report dell’UE con cui si sostiene la collusione tra le organizzazioni che prestano soccorso ai rifugiati e i trafficanti
  • Nessuna persona è illegale
  • Costruire un vuoto mortale. Un caso di WatchTheMed Alarmphone al largo della costa libica
  • Il milione di migranti che non avete mai visto
  • Lettera imbucata in mare
  • Con le ONG delle navi umanitarie
  • MSF: “Bufera di accuse non ci fermerà dal salvare vite in mare”
  • Gli operatori umanitari nella morsa delle manovre politiche e delle inchieste giudiziarie. Ma intanto chi risponde della sorte dei migranti riportati in Libia?
  • Effetti collaterali della polemica contro le ONG
[ 11 maggio 2017 ]
Sostieni il Progetto Melting Pot Europa!
Dona almeno 1€ - Inserisci l'importo:
Ph: Marco Panzetti/SOS MEDITERRANEE

TAG

ARGOMENTI:
Europa, Mediterraneo centrale, Migrazioni, Naufragi, Solidarietà e attivismo

Chi siamo

  • Il progetto
  • Sostienici
  • Assegnaci il tuo 5‰
  • Servizi
  • Formazione Melting Pot
  • Aiutaci a tradurre
  • Autori e traduttori
  • Avvocati
  • Collabora
  • Seguici
  • Contatti

Sans papier

Normativa

  • Archivio e guida legislativa
  • Guida legislativa
  • Testo Unico Immigrazione
  • Normativa italiana
  • Normativa europea
  • Giurisprudenza italiana
  • Giurisprudenza europea
  • Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Cittadinanze

  • Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
  • Approfondimenti
  • Comunicati stampa e appelli
  • Incontri informativi e formativi
  • Interviste
  • Notizie
  • Rapporti e dossier
  • Reportage e inchieste
  • Tesi di laurea, ricerche e studi
  • Traduzioni
  • Video
  • Immagini
  • Audio

Rubriche

  • Speciale Sanatoria 2020
  • Leggi Salvini
  • Campagna Lesvos calling
  • Around Europe
  • Questione asilo
  • Speciale CPR - CIE
  • A proposito di Accoglienza
  • Confini e frontiere
  • Il punto di vista dell’operatore
  • In mare
  • Papers
  • Speciale Hotspot
  • Un mondo, molti mondi
  • Radio Melting Pot
  • Voci dal Sud
  • Migrarte
  • Archivio delle Rubriche

Ricerca

  • Argomenti sans papiers
  • Argomenti cittadinanza
  • Tag geografiche

Social

facebook

twitter

telegram

youtube

rss

TELE RADIO CITY s.c.s.

Onlus
P.I. 00994500288
Iscr. Albo Soc. Coop.
n. A121522

CREDITS

web design HCE s.r.l.

2003-2021
creative commons

Cookies
Privacy Policy

Melting Pot è una testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Padova in data 15/06/2015 n. 2359 del Registro Stampa.