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da La Gazzetta del Mezzogiorno del 24 maggio 2005

Simulazione di reato: condannato don Lodeserto

L’ex direttore del Centro per immigrati Regina Pacis di San Foca di Melendugno (Lecce), ritenuto colpevole d’aver finto minacce alla sua vita per non perdere la scorta. La difesa ricorrerà in appello. • Mencherini: ora mons.Ruppi chieda scusa ai salentini

Lecce – L’ex direttore del Cpt Regina Pacis di San Foca di Melendugno (Lecce), don Cesare Lodeserto, è stato condannato per simulazione di reato alla pena (sospesa) di otto mesi di reclusione. Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Lecce Annalisa De Benedictis accogliendo le richieste della pubblica accusa, rappresentata dal pm Paola Guglielmi, che aveva chiesto la condanna dell’imputato alla pena di dieci mesi.
Secondo l’accusa, Lodeserto, nel 2001, mentre stava per essergli revocata la scorta, inviò (o si fece inviare) sul proprio telefono cellulare un sms contenente minacce di morte. A seguito delle minacce il servizio di scorta non fu più revocato. Contro la sentenza di condanna la difesa – che aveva chiesto al giudice l’assoluzione dell’imputato – ha annunciato ricorso in appello.
Lodeserto è anche coinvolto in altri procedimenti penali: uno è relativo a presunti episodi di violenza compiuti dal sacerdote e da altre persone su cittadini maghrebini ospitati nel centro di permanente temporanea, un altro fa invece riferimento a presunti abusi compiuti nella gestione del Cpt.

Nell’ambito di quest’ultima indagine il sacerdote è stato arrestato l’ 11 marzo scorso dalla magistratura salentina ed è agli arresti domiciliari dal 25 marzo successivo con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione, sequestro di persona, calunnia e minaccia volta a commettere reato. Per quest’ultima vicenda oggi il Tribunale del Riesame di Lecce – a cui i difensori di Lodeserto avevano chiesto la scarcerazione del loro assistito – ha confermato la misura restrittiva.