Il blitz del Comitato è stato deciso – come spiegano alcuni esponenti – per trovare un alloggio a tre immigrati che martedì sera non erano stati fatti entrare nel dormitorio di strada Margherita.
«Già ieri (martedì, ndr) grazie al nostro intervento – spiegano alcuni giovani – è stata trovata una soluzione provvisoria all’interno della struttura, ma solo per una notte. Un solo dormitorio comunale è insufficiente: sono decine e decine le persone che non riescono ad accedere alla struttura ».
Quindi un gruppo di esponenti del Comitato è salito al secondo piano dell’edificio – l’inutilizzata ex sede dell’assessorato alle Politiche giovanili – e ha occupato una stanza che avrebbe dovuto accogliere i tre immigrati. Va detto che l’edificio, a cui si accede anche dai civici 6 e 10, accoglie le sedi di alcune associazioni, di una materna e di una scuola di musica.
«Sappiamo che non si tratta di una soluzione definitiva – avevano detto i giovani prima dell’intervento della polizia – ma vogliamo porre il drammatico problema della casa. Inoltre il Comune intende vendere questo stabile: invece, vista l’emergenza, dovrebbe riqualificarlo a scopo abitativo».
da la Gazzetta di Parma del 6 maggio 2004
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