Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Da Ponte Galeria a Mineo: chiudere tutti i centri!

Weekend di mobilitazioni contro detenzione e confinamento. Ad Ancona in piazza per il diritto all'abitare. A Reggio contro i razzismo della Lega Nord

In diecimila per chiudere il CIE di Ponte Galeria. Questo è il punto da cui ripartire immediatamente perché il lager romano, insieme a quelli ancora attivi, chiudano immediatamente dopo che negli scosi mesi ben otto centri di detenzione hanno chiuso i battenti sotto i colpi delle rivolte degli “ospiti”.
Il corte si è snodato dalla stazione di Ponte Galeria fino al CIE, dove le voci dei migranti rinchiusi hanno accompagnato l’azione con cui centinaia di manifestanti hanno abbattuto la recinziione del centro con corde ed arpioni. Negli stessi istanti il sito del Ministero della Giustizia ha subito un attacco haker: tangodown!
Ma quella di Ponte Galeria non era l’unica piazza che in questo week end parlava di libertà e diritti. A Ferrara la manifestazione contro le violenze della Polizia in nome di federico Aldovrandi e poi Pisa, Reggio Emilia, Ancona, Mineo. Un Paese meticcio che ha mescolato le istanze per i diritti dei migranti, per una nuova Europa con quelle delle libertà di tutti.

Domenica infatti è stato il turno di Mineo, il Mega Cara dove sono rinchiusi oltre 4.500 migranti molti dei quli in attesa da due anni della risposta dalla commissione che deve pronunciarsi sulla loro domanda d’asilo. Una situazione inaccettabile , fatta di ricatti e pressioni.

Continua così la mobilitazione intorno all’orizzonte della Carta di Lampedusa. Prossima tappa il primo marzo. Per una nuova Europa senza confini.

Ponte Galeria

Ancona

Reggio Emilia

Voci dal CARA di Mineo