La sfida in piazzale Roma con i vigili da una parte sindaco in testa, e gli abusivi dall’altra, non è piaciuta a Verdi e Rifondazione Comunista. “E’ avvilente che il sindaco offra spettacoli isterici di questo livello di fronte a turisti e cittadini, ancora più avvilente che si abbassi a raccogliere e si faccia portavoce di bassi istinti sottoproletari che vanno ben al di là delle semplici rivendicazioni categoriali e di settore”. Parole scritte in un documento congiunto in cui non vengono lesinati i toni. “Generalizzazioni del tipo: «sono tutti delinquenti», sono certo più consone ed usuali a Borghezio o Gentilini, piuttosto che a un uomo di centrosinistra”. Il fenomeno per le due forze politiche è di vaste proporzioni, punto su cui c’è una intesa con il sindaco, anche se le conclusioni tratte sono opposte. “La logica vorrebbe che più un fenomeno è vasto più si cerchi di colpirlo a monte e non nella fase terminale della distribuzione”. Nei diesse l’appoggio al sindaco è forte anche se non totale. “E’ stato un messaggio forte anche nei confronti dei vigili che svolgono il proprio lavoro – spiega il capogruppo Serafino Angelini -. Ma non possono essere per la maggior parte i vigili ad agire”.Non è comunque mancato, anche nei diesse, chi ha storto il naso di fronte alle gesta di Imola sceriffo. Il sindaco comunque si difende: “Come sindaco devo essere giudicato dai cittadini e non dalle segreterie di partito, dunque non mi curo più di tanto di questi attacchi. Mi limito a fare il sindaco”.
da Il Corriere Romagna del 9 luglio 2003
Riccione – “Il sindaco Imola come Borghezio”
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