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da Il Corriere Romagna del 15 marzo 2004

Cesena – Voto agli stranieri sospeso lo scontro politico si infiamma

Il dietrofront sulla concessione del voto agli stranieri fin dalle prossime elezioni di quartiere ha infiammato gli animi e sta continuando a far discutere. In Consiglio comunale, nelle settimane scorse, è stata definitivamente formalizzata la decisione dell’amministrazione di conformarsi, seppure a malincuore, al semaforo rosso fatto scattare dal Ministero dell’Interno. Le norme introdotte di recente nel Regolamento dei Consigli di quartiere per concedere la nuova possibilità agli immigrati extracomunitari non sono state però cancellate. Semplicemente si è congelata la loro applicazione.
Tecnicamente – ha spiegato l’assessore Arrigo Campana – è stata momentaneamente sospesa l’efficacia dei sette articoli con cui si concedeva il diritto elettorale attivo e passivo ai cittadini stranieri, seppur limitatamente all’elezione dei rappresentanti delle dodici circoscrizioni della città. Il sindaco Giordano Conti ha spiegato le ragioni della scelta, confessando che è stata molto sofferta: “La circolare ministeriale ci ha messo di fronte alle nostre responsabilità – ha detto – Noi continuiamo ad essere convinti della piena legittimità della decisione presa, ma non potevamo rischiare di bloccare l’attività di un’istituzione importante come i Quartieri”. Un riferimento al pericolo che si sarebbe corso aprendo un conflitto interpretativo: quello di invalidare i risultati delle elezioni nel caso in cui fosse stato accolto un ricorso contro il Comune.
La spiegazione non ha comunque convinto né Rifondazione comunista né i Verdi, che hanno votato no al provvedimento di sospensione, ritenendo che si potesse avere più coraggio. Il primo cittadino cesenate si è poi sfogato parlando di “giochi della politica sulla pelle degli stranieri” e accusando il governo di “scarsa serietà”, dopo avere ricordato anche le dichiarazioni di Fini in merito all’estensione del diritto di voto agli extracomunitari. La tensione è salita alle stelle, con la senatrice Laura Bianconi, giunta da Roma per partecipare al Consiglio, particolarmente indispettita. Ad un certo punto è sembrato che il dibattito potesse sfociare in un’accusa di razzismo di una parte contro l’altra, ma dopo un po’ il clima si è svelenito.
Conti ha però voluto lanciare un messaggio duro ai suoi avversari politici affermando che negare il voto agli stranieri impedisce di dare “una risposta importante sul piano dell’umanità e dell’integrazione”. Ha quindi snocciolato alcuni dati per dare l’idea di come questo problema stia diventando sempre più centrale anche a Cesena: gli immigrati extracomunitari sul territorio comunale, all’inizio di quest’anno, erano 3.753, pari al 4,05% della popolazione. Un bel balzo in avanti rispetto a dodici mesi prima, quando si era ancora sotto il 3%. Un balzo assicurato dalla registrazione di ben 1.278 nuovi extracomunitari.La posizione del centrodestra in materia d’immigrazione resta fortemente critica nei confronti delle tesi della maggioranza, bollate come “demagogiche”.
La priorità, secondo gli esponenti di Forza Italia, non è il diritto di voto ma la soluzione di altri problemi che rendono un inferno la vita di tanti stranieri: su tutti, le difficoltà per trovare una casa.