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da Il Messaggero delle Marche del 5 marzo 2004

Consiglio bloccato, caccia ai no-global di Lucio Cristino

Inchiesta sull’invasione dell’Assise comunale: la polizia visiona i filmati

Interruzione di pubblico servizio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Queste le ipotesi di reato del fascicolo aperto ieri dal sostituto procuratore Andrea Laurino sui fatti di Corridonia. Il procedimento, aperto dopo l’informatica della Polizia, è a carico di ignoti. In queste ore gli agenti della Digos stanno visionando i filmati per individuare i responsabili dei disordini e del ferimento di due poliziotti e un carabiniere, raggiunti da pugni. Le lesioni non sono gravi.

L’infuocato consiglio comunale, che avrebbe dovuto mettere ai voti la variante al Piano regolatore generale (Prg) per la costruzione di un Centro di permanenza temporanea per immigrati, è stato interrotto in seguito all’intervento della Polizia, accorsa quando i no global hanno invaso l’aula consiliare, scavalcando il cancello di recinzione. I manifestanti più di 300 circa, di cui 50 i “disobbedienti” e gli appartenenti ai centri sociali. Il clima già caldo del consiglio è diventato incandescente dopo che alcuni consiglieri di minoranza avevano chiesto di anticipare nell’ordine del giorno il punto relativo alla variante. A quel rifiuto i disobbedienti avevano fatto richieste per un’assemblea pubblica, ma nemmeno il tempo per ragionare, e la situazione è degenerata. A seduta sciolta, il sindaco Alberto Emiliani ha commentato: «Sono rimasto sorpreso, volevo spiegare alla cittadinanza le ragioni del tema, ma mi sono reso conto che in aula c’erano solo degli estremisti». Replica di Paolo Cognini, dei Centri sociali: «Questa situazione si è creata perché il sindaco ha rifiutato di fare un’assemblea pubblica e invece ha portato avanti un discorso tecnico sulla variante, senza spiegare prima che cosa siano i Cpt (Centro di permanenza temporanea)». A tarda serata il sindaco ha fatto sapere che «si impegnerà a convocare un’assemblea popolare prima del prossimo consiglio comunale».

L’interruzione del consiglio ha provocato polemiche accesissime da parte di tutte le forze politiche. Gli stessi Centri sociali e i Disobbedienti delle Marche rivendicano il blitz contro la realizzazione di quello che definiscono «un lager per immigrati», e annunciano che «nonostante le violente cariche della polizia» continueranno a opporsi con i loro corpi all’ipotesi che un Cpt veda mai la luce nelle Marche. Il deputato Ds, Valerio Calzolaio, si dice preoccupato per la vicenda: «Quanto è accaduto a Corridonia afferma merita una specifica verifica: non capisco l’idea di risolvere la protesta con la semplice repressione violenta». La sezione del Pdci di Corridonia e la Federazione provinciale accusano i Centri sociali di aver fornito un «insperato vantaggio» agli avversari con il loro atteggiamento «facinoroso e irresponsabile», determinando la sospensione di una seduta che altrimenti avrebbe visto «un’autentica debacle della maggioranza poiché, di fronte al pubblico sdegno, nessuno avrebbe avuto il coraggio di alzare la mano per approvare la realizzazione di un vero e proprio lager».

E critiche agli «sciocchi estetismi dannunziani e adolescenziali di qualche patetica e sparuta retroguardia di un movimento che al contrario è vasto e maturo» vengono anche da Giuliano Brandoni, segretario regionale di Rifondazione Comunista, partito da sempre vicinissimo al mondo dei movimenti. Il Prc se la prende soprattutto con l’ «occupazione manu militari» della polizia, «richiesta dalla giunta comunale».

Quanto al futuro del Cpt, le strade sono ancora tutte aperte. Il ministero dell’Interno ha individuato Corridonia come luogo più adatto nelle Marche, ma il terreno su cui la struttura dovrebbe sorgere è ancora in parte di proprietà dell’Ircer (istituti riuniti cura e riposo), non del Comune, e il passaggio all’amministrazione di Corridonia dovrebbe essere formalizzato con una delibera della giunta comunale di Macerata, da trasmettere al consiglio maceratese.
Al Consiglio comunale hanno partecipato anche alcune centinaia di cittadini, preoccupati che il Cpt possa rovinare la loro tranquillità. «Sono assolutamente contrario ha affermato a caldo Gino Bartolacci, di Corridonia perché temo per la mia incolumità e la mia sicurezza. Quelli sono tutti delinquenti e se ne scappa uno di notte che succede? Ho paura che possano far male alla mia famiglia».