Appello Pubblico
Ieri pomeriggio, 25 marzo 2004, nel corso dell’ennesima rivolta all’interno del CPT di Bologna in via Mattei, 15 migranti sono riusciti a fuggire con l’aiuto di uomini e donne che erano accorsi in sostegno alla loro protesta. L’iniziativa è partita dall’interno del lager etnico in cui erano rinchiusi, i migranti hanno raggiunto per telefono l’Ass. Ya Basta, che nelle scorse settimane era entrata in contatto con i reclusi nel corso di un’altra azione di protesta al Cpt.
La fuga e la resistenza al tentativo di arresto delle forze dell’ordine di ieri mettono in luce un nuovo protagonismo dei migranti in lotta per i loro diritti. Le rivendicazioni del movimento per la chiusura di questi centri si saldano finalmente con quanti e quante hanno deciso di ribellarsi attivamente contro un ordine ingiusto. La chiusura dei CPT resta una priorità per il movimento dei movimenti e si inserisce in un più ampio quadro di insorgenze sociali che rivendicano reddito, diritti e dignità per tutti e tutte.
Sabato 27 marzo, a Bologna e in altre 12 città, davanti alla prefettura in piazza Roosvelt, i movimenti di questa città, le reti sociali dei migranti, le associazioni antirazziste si mobiliteranno per protestare contro la prassi discriminatoria della concessione dei permessi di soggiorno da parte di Questure e Prefetture. Dopo la rivolta e la fuga di ieri, l’importanza di una forte mobilitazione contro i meccanismi di sfruttamento dei migranti diventa un appuntamento fondamentale della lotta contro una politica migratoria che legalizza dispositivi di schiavismo, internamenti e deportazione.
Per il diritto alla fuga e alla resistenza
Per la chiusura immediata dei CPT in tutto il territorio nazionale
Contro la legge Bossi-Fini
Reddito, Diritti e Dignità per tutti e tutte.
Ass. Ya Basta Bologna
Disobbedienti Bologna