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da La Repubblica del 9 aprile 2004

Due parlamentari al Cpt dopo la fuga e le botte

Bologna – Stamattina le parlamentari Titti De Simone (Prc) e Katia Zanotti (Ds), tornano al Cpt. La visita è stata decisa ieri dopo le notizie sull´ultima fuga dei clandestini, sette persone che hanno scavalcato il muro di cinta e il filo spinato mercoledì sera, facendo perdere le loro tracce. C´è preoccupazione per gli episodi di violenza che sarebbero seguiti “all´evasione” all´interno del centro. «Ma non c´è stato nessun pestaggio, Qui è tutto tranquillo», smentisce Alberto Meneghini della Croce rossa del Cpt. Erano stati alcuni clandestini rimasti nella struttura a parlare l´altra sera di «botte alla testa e in faccia» ricevute dai manganelli dei poliziotti, dopo che i compagni erano riusciti a fuggire. In realtà secondo la Questura, che ha coordinato l´intervento, nessuno degli ospiti del Cpt è rimasto ferito. L´unico a farsi male sarebbe stato un maresciallo dell´Arma, che è stato morso da uno dei fuggiaschi: il militare ha riportato una ferita lacero-contusa all´ avambraccio sinistro, medicata in ospedale e giudicata guaribile in sette giorni. Gli stranieri però insistono: «Oggi la giornata è calma, le violenze sono finite, ma mercoledì qualcuno di noi è stato picchiato col manganello. Qui adesso c´è molta polizia, gli agenti sono pronti a intervenire semmai succedesse qualcosa. Questa è una guerra senza senso tra loro e noi che non abbiamo fatto niente, non abbiamo commesso nessun reato. Ci odiano, ci umiliano. Se la prendono con i poveracci che quando sono fuori di qui non hanno neppure un tetto per ripararsi la notte. Perché invece non vanno a cercare i terroristi che viaggiano su auto di lusso e vivono negli alberghi a cinque stelle?» Al Cpt i clandestini restano in possesso delle loro cose personali. Anche del telefonino col quale continuano a comunicare dall´interno. «Siamo contenti per quei sette compagni che sono riusciti a fuggire. Sette in meno è già una bella vittoria. Ma ieri qui non ci hanno nemmeno distribuito i giornali, come fanno sempre. Volevamo leggere le notizie dei nostri compagni».
Mercoledì sera tutto è avvenuto in pochi minuti poco dopo le 21. Staccandosi da un piccolo assembramento all´interno della struttura, mentre le forze dell´ordine stavano già intervenendo per capire le intenzioni del gruppo, alcuni degli stranieri hanno scavalcato la recinzione e si sono dati alla fuga. Qualcuno è stato bloccato, altri sono riusciti a dileguarsi correndo verso i campi che circondano l´ edificio. E´ la seconda evasione dal Cpt nel giro di due settimane: il 25 marzo a scappare erano stati una quindicina di immigrati.