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da La Repubblica del 14 maggio 2004

Verona, dorme in cassonetto

Si era addormentato dentro un cassonetto dei rifiuti ed è morto stritolato nel camion che raccoglie la spazzatura. Sarebbe stata questa, secondo la prima ricostruzione della polizia, la tragica fine di un immigrato romeno, il cui cadavere, in gran parte dilaniato, è stato scoperto nel deposito di stoccaggio dell’Amia, l’azienda municipalizzata di igiene ambientale di Verona.

La vittima, identificata dopo alcune ore, è Ioan Suciu, di 45 anni, immigrato irregolare, incensurato. Viveva di fatto come un barbone. Il corpo dell’uomo è stato notato da un dipendente dell’Amia che stava manovrando una pala meccanica per trattare i rifiuti. L’autopsia verrà eseguita lunedì prossimo.

Il caso dell’immigrato romeno ucciso dal camion della raccolta rifiuti ha diversi precedenti, per fortuna spesso non letali. Nell’ottobre del ’91 a Granarolo (Bologna) un barbone si addormenta in un cassonetto per le immondizie e viene rovesciato assieme all’immondizia all’interno del camion: l’addetto sente le urla e blocca il meccanismo di triturazione.

Nel dicembre del ’95 a Poggibonsi (Siena) un immigrato marocchino di 30 anni che dormiva in un cassonetto viene salvato dall’autista dell’autocarro della nettezza urbana che, prima di azionare il ribaltamento del cassonetto nel compattatore, si accorge di un braccio che esce da uno sportello.

A Torino nel gennaio ’99 un romeno di 30 anni che dormiva in un cassonetto viene scaricato in un camion, per sua fortuna non dotato del sistema di tritatutto, finisce con solo qualche frattura, nella discarica cittadina.

Nel quartiere Casilino a Roma nel maggio 2000 un colombiano di 36 anni addormentato in un cassonetto sta per finire nel camion tritarifiuti ma, per sua fortuna, l’autista si accorge di qualcosa di strano e blocca il mezzo. Un mese dopo a Gatteo Mare (Forlì) un marocchino di 26 anni si addormenta in un cassonetto e finisce nel camion della raccolta. Anche in questo caso l’operatore si accorge di una gamba che emerge dai rifiuti e blocca l’ingranaggio. L’immigrato se la cava con qualche frattura.

Nel gennaio dello scorso anno a Bologna un pensionato di 79 anni, finito in un cassonetto in periferia (forse svenuto mentre rovistava tra i rifiuti) muore ucciso dal camion tritarifiuti, che l’operatore non riesce a fermare in tempo. Pochi mesi dopo a Venezia un giovane ceco è invece salvato dalla prontezza di riflessi del manovratore del camion per la raccolta dei rifiuti, che blocca la macchina quando le gambe del giovane, che dormiva nel cassonetto, erano già sul compattatore, sul punto di essere triturate.