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dal Messaggero Veneto del 20 giugno 2005

Otto Regioni contro i Cpt

Dibattito a Gradisca

GRADISCA. «Non siamo più soli nella battaglia contro il cpt. Non è più un problema di Gradisca, della Provincia o della Regione, la forte contrarietà a tale tipo di strutture è ormai ufficialmente diventato un sentimento nazionale, sia politico che sociale, e in quest’ottica ci sembra un risultato straordinario il fatto che l’11 luglio, a Bari, sia stato organizzato il primo Forum interregionale anti-cpt».

Diversi, dal punto di vista sia istituzionale che politico, i punti di partenza, ma identico il punto di arrivo e il concetto finale espresso dal vice-sindaco di Gradisca, Sergio Bianchin, dal rappresentante del “coordinamento cittadino contro il cpt”, Claudio Verdimonti, e dall’assessore regionale alle politiche sull’immigrazione, Roberto Antonaz, nel corso dell’incontro pubblico tenutosi sabato sera in sala Bergamas. Promossa dal coordinamento con l’appoggio dell’amministrazione comunale, la serata ha avuto come relatrice anche la dottoressa Angela Oriti di Medici senza frontiere che nell’occasione ha presentato anche il suo libro “Cpt – Anatomia di un fallimento”, rapporto choc sui centri per stranieri in Italia.

Il forum. Il 16 giugno scorso, nella conferenza dei presidenti delle Regioni, è stato illustrato un documento con il quale si esprime contrarietà ai regolamenti emanati dal ministero dell’interno per l’attuazione della legge sull’immigrazione Bossi-Fini. Un documento sottoscritto da 8 Regioni: oltre al Friuli Venezia Giulia la Puglia, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia-Romagna, la Calabria, la Basilicata e l’Abruzzo. Lo stesso giorno è stata ribadita la contrarietà ai cpt nel corso della conferenza unificata Stato-Regioni e autonomie locali. Sulle basi di questa forte presa di posizione da parte delle istituzioni e a seguito della proposta del presidente della Regione Puglia, Vendola, è stato fissato per l’11 luglio a Bari il primo “Forum interregionale contro i cpt”.
La pista giuridica. «Giuridicamente parlando – ha precisato l’avvocato Iacono – c’è un clima radicalmente diverso da un anno a questa parte sui cpt e sull’immigrazione. L’interesse e quindi anche l’attenzione sono notevolmente cresciuti in proposito e di ciò hanno chiaramente preso atto anche le forze politiche. Sono emersi diversi punti deboli nella legge, diverse crepe e anche su queste va impostata la battaglia contro i cpt. Una battaglia ancora apertissima». L’avvocato Iacono, assieme ai colleghi Pollino e Maniacco, farà parte del pool di avvocati istituito dal “coordinamento cittadino”.
L’appello del coordinamento. «La contrarietà ai cpt è ormai di respiro nazionale, ma invitiamo i cittadini gradiscani a non mollare, a proseguire in una lotta che è anche per la tutela dei loro diritti – ha ricordato Verdimonti –. In quest’ottica ogni mercoledì sera, in Casa del popolo, ci saranno degli aggiornamenti settimanali sulla vicenda cpt».
La sorpresa Antonaz. Non era atteso, ma la presenza dell’assessore regionale Antonaz non ha mancato di confermare il sostegno all’attività del coordinamento. «Mai come oggi il fronte politico contro il cpt è compatto e già si parla, in caso di futura salita al governo del centro-sinistra, di cancellazione della legge Bossi-Fini».

Marco Ceci