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Sturani (Anci) – I comuni possono autonomamente concedere il diritto di voto agli immigrati”

“Come Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) abbiamo presentato un disegno di legge in Parlamento per il diritto di voto amministrativo ai cittadini non comunitari che risiedono in Italia da almeno 5 anni. Grazie al titolo quinto della Costituzione siamo equiparati alle altre istituzioni e abbiamo potere normativo, se non altro per i consigli circoscrizionali”. Così il sindaco di Ancona Fabio Sturani, intervistato da Affari, lancia la sua battaglia per la concessione del diritto di voto amministrativo agli extracomunitari.

Perché spetterebbe ai comuni concedere il diritto di voto amministrativo agli immigrati?
“Come Anci abbiamo presentato un disegno di legge in Parlamento per il diritto di voto amministrativo ai cittadini non comunitari per tutti gli enti locali. E poi siamo gli unici in Europa a non avere una legislazione in materia…”

Come funziona nell’Ue?
“L’Italia è l’unico Paese che dal ’92 non ha ratificato il comma 5 della convenzione di Strasburgo che oltre ai diritti di cittadinanza prevede quello di voto”.

Nei comuni come vi state muovendo?
“In alcuni comuni, tra i quali Genova, Torino, Forlì e Ancona abbiamo già modificato i nostri statuti. Grazie al titolo quinto della Costituzione siamo equiparati alle altre istituzioni e abbiamo potere normativo, se non altro per i consigli circoscrizionali dove potremmo dare il voto agli immigrati autonomamente anche in mancanza di una legge nazionale”.

Ma il governo ha annullato il provvedimento del comune di Ancona e di altri che concedevano il diritto di voto ai cittadini non comunitari….
“Andremo avanti lo stesso. Stiamo preparando un ricorso al Tar, consideriamo l’annullamento del nostro provvedimento sbagliato, in quanto non fa riferimento all’art. 5 della Costituzione”.

Ma non dovrebbe essere il governo a dare l’incipit per concedere il voto ai cittadini extracomunitari?

“Il governo precedente ha bloccato e rinviato la legge, prendendo in giro gli italiani. Ricordo le prese di posizione di Fini nel 2003 quando propose il voto amministrativo. La proposta di legge dell’ex ministro degli Esteri prevedeva il diritto di voto sulla base del censo e francamente era una proposta offensiva”.

Voi come Anci invece cosa volete?
“Non è un problema di schieramento politico e non vogliamo né attaccare il precedente governo, né tantomeno quello attuale. Come Anci chiediamo di concedere il voto ai cittadini non comunitari che risiedono sul territorio italiano da almeno 5 anni. Non vedo perché persone che hanno un regolare permesso di soggiorno che lavorano e pagano le tasse non debbano avere questo diritto”.