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da La Tribuna di Treviso dell'11 dicembre 2006

Arrivano novemila nuovi immigrati

Michela Santi
Altra raffica di permessi: raggiunta quota 86.600 extracomunitari regolari Permesso di soggiorno per altri 8.800 lavoratori immigrati, tra cui mille badanti.
E’ questo nella Marca il numero dei nuovi ingressi previsti nel decreto flussi bis emanato dal governo. Potranno così essere regolarizzati tutti gli 11.180 immigrati che hanno presentato domanda a marzo attraverso i datori di lavoro. I posti sono quadruplicati rispetto al decreto del governo Berlusconi nel quale, per la Marca, erano stati programmati 2.363 nuovi ingressi.
In particolare raddoppiano i posti riservati alle badanti, che passano da 1.180 a 2.200. Però, a causa dei tempi lunghi per l’espletamento delle pratiche burocratiche, non tutti i posti per badante potranno essere assegnati.
Molti datori di lavoro, nella maggior parte anziani, sono infatti deceduti. E le domande presentate a marzo non possono essere prese in considerazione, se all’anziano non subentra un componente della stessa famiglia.
A lanciare l’allarme è lo sportello badanti della Cisl: «Molte accompagnatrici familiari, che di fatto sono già qui e prestano servizio, non potranno utilizzare la domanda di regolarizzazione presentata a marzo – spiega uno dei responsabili, Daniela Zuliani – proprio perché hanno dovuto cambiare famiglia e quindi datore di lavoro. Si rischia, almeno in questo settore, di perdere l’occasione per ridurre il numero di lavoratrici clandestine in nero».
Con l’attuazione del decreto bis la Marca trevigiana, terza provincia in Italia (dopo quelle di Brescia e Prato) per presenza di immigrati in rapporto alla popolazione, supererà gli 86.600 residenti extracomunitari.
Le nuove regolarizzazioni (8.800) si aggiungono alle 2.300 già avviate ma non ancora concluse, intasando quindi quasi quotidianamente gli uffici di prefettura e questura.
Allo sportello badanti della Cisl è già emergenza per le donne, soprattutto dell’Est Europa, che hanno perso il datore di lavoro.
«Per loro – spiega Zuliani – non resta che la clandestinità in un’altra famiglia, in attesa di ripresentare la domanda con un nuovo datore di lavoro.
Sono poche infatti le famiglie che decidono di tenere comunque la stessa badante anche dopo che l’anziano da accudire è deceduto. Vengono a chiederci informazioni, ma la legge è chiara e non lascia alternative».
Insomma, l’emergenza immigrazione torna alla ribalta. E la Marca trevigiana si contraddistingue per essere sempre più un’opportunità di lavoro per gli extracomunitari, al di là della crisi.