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Turchia – Arrestato e torturato dalla polizia: riconosciuto lo status di rifugiato al richiedente di etnia curda

Tribunale di Venezia, decreto del 23 novembre 2023

Ph: Monica Natale - Sherwood foto

Il Tribunale di Venezia riconosce ad un cittadino turco di etnia curda lo status di rifugiato. Il richiedente aveva riferito alla Commissione di “essere stato sottoposto, assieme alla propria famiglia, a frequenti controlli da parte delle forze di polizia turche a causa principalmente di due cugini che in passato hanno operato attivamente tra le fila del P.K.K. (Partito dei Lavoratori del Kurdistan). Ha aggiunto di essere stato più volte arrestato: tra il 2006 e il 2007 è stato infatti fermato dalla polizia e picchiato, tra il 2016 e il 2019 è stato falsamente accusato di collaborazionismo con i militanti curdi e fermato altre tre volte; successivamente all’ultimo arresto, il stato incarcerato e torturato per tre giorni. Dopo tale accadimento, ha deciso di espatriare, assieme alla moglie e alla figlia minorenne, partendo il 06/02/2019 e arrivando in Italia circa una settimana più tardi. In caso di rimpatrio teme di essere nuovamente sottoposto a violenze da parte delle forze dell’ordine turche“.

La CT aveva rigettato la domanda in quanto la vicenda narrata dal ricorrente era “apparsa generica, contraddittoria e poco credibile sotto diversi profili“. Il ricorrente ha lamentato che la Commissione non avrebbe adeguatamente valutato la sua vicenda personale, anche alla luce della situazione generale del Paese di provenienza, caratterizzata da “Discriminazione nei confronti dei curdi”.

E’ di questo avviso il Tribunale secondo cui “le dichiarazioni afferenti agli arresti e ai maltrattamenti subiti appaiono circostanziate e dettagliate, giacché il ricorrente ha illustrato le violenze subìte in modo adeguato e coerente con il suo livello di istruzione […] sufficientemente specifiche le affermazioni relative al profilo emotivo delle vicende narrate [….] sufficientemente dettagliate e specifiche le affermazioni relative alle circostanze e alle modalità con cui le forze di polizia hanno condotto le operazioni d’arresto e le ispezioni nei luoghi di proprietà del (ricorrente)”.

Si ringrazia l’Avv. Chiara Parolin del Foro di Vicenza per la segnalazione.


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