Per partire con la nuova stagione 2024/2025 del progetto di Radio Melting Pot abbiamo scelto una data simbolica: il 26 febbraio infatti sarà passato un anno da quella maledetta notte sulla spiaggia di Steccato di Cutro.
Non è stato un naufragio, lo abbiamo detto fin da subito: è stata una strage. Quelle 94 vite potevano essere salvate se dal primo momento in cui la “Summer love” è stata intercettata, si fosse intervenuti. Perché questa strage e tutte le altre che inesorabilmente continuano ad avvenire hanno delle responsabilità chiare e precise: le politiche sulle migrazioni, dell’Unione Europea e dei suoi stati membri.
Nell’episodio di Radio Melting Pot sulla strage di Cutro dello scorso anno, avevamo raccontato quelle giornate per tracciarne memoria, per non dimenticare uno dei punti più alti della violenza del regime delle frontiere. In questo nuovo episodio, a un anno da quel 26 febbraio, proveremo a fare un bilancio, proveremo a capire qual è l’eredità politica di questo evento.
Hanno partecipato alla realizzazione di questo episodio: Zahra Barati, giovane donna afghana che ha perso il fratello a Cutro, Zahara accusa Giorgia Meloni e tutto il governo di averli abbandonati dallo scorso anno, dopo un incontro farsa a Palazzo Chigi; Valentina Delli Gatti per Mem.Med – Memoria Mediterranea; Stella Arena, avvocata e attivista; Erminia Rizzi, operatrice legale in diritto dell’immigrazione ed asilo e socia dell’ASGI; Richard Brodie del progetto “Dal Mare al Carcere” di Arci Porco Rosso Palermo; Vincenzo Luciano, uno dei primi soccorritori arrivati sul luogo della strage
Voce narrante: Barbara Barbieri
Doppiaggio: Micol Bottacin
In redazione: Laura Morreale, Ludovica Gualandi, Eva Moriconi
Musiche originali: Sergio De Checchi
Produzione e post produzione: Pablo Garcia Santos e Eva Bearzatti
L’audio dei primi due soccorritori è stato tratto da Il Crotonese
La testimonianza di Zahra Barati è stata raccolta da Mem.Med
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Radio Melting Pot è un progetto sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
