Fin dalla loro istituzione i Centri di Permanenza Temporanea e la possibilità di verificare le condizioni di chi vi è detenuto, sono stati negati agli occhi degli operatori dell’informazione.
Il regime speciale che li avvolge e la loro stessa esistenza li ha resi oggetto di denuncie e di iniziative da parte dei movimenti e delle associazioni che si battono per i diritti dei migranti.
Una recente direttiva del Ministero dell’Interno ha reintrodotto la possibilità di entrare in queste strutture (mentre era in vigore la Legge Turco-Napolitano, l’autorizzazione fu sempre negata dai Prefetti).
Abbiamo presentato, presso la prefettura di Gorizia, una richiesta ufficiale per poter entrare nel Centro di Permanenza Temporanea di Gradisca d’Isonzo e verificare le condizioni di chi è detenuto al suo interno, lo ricordiamo, per il solo fatto di non essere in possesso del permesso di soggiorno.
In queste settimane il Cpt di Gradisca è stato animato da tentativi di rivolta, gli stessi migranti detenuti hanno denunciato gli abusi e le condizioni disumane in cui versano. Vogliamo poter verificare le condizioni di queste persone e le modalità con cui viene gestita questa struttura.
Melting Pot Europa invita pubblicamente tutti gli operatori dell’informazione a costruire insieme una visita al Centro di Permanenza Temporanea di Gradisca d’Isonzo, per mercoledi 23 maggio 2007.
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