Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Rimini – Presentazione Dossier Caritas, momento di incontro e riflessione sugli esiti nefasti della legge Bossi-Fini

Intervista a Fabio Sturani - Sindaco di Ancona e responsabile ANCI per l’immigrazione

Rimini – 28 ottobre 2003

D: Fabio Sturani, come responsabile dell’ANCI per l’immigrazione, cosa ne pensa degli ultimi fatti che hanno trasformato ancora i nostri mari in un cimitero per centinaia di migranti?

R: Tristezza per questa tragedia che ha visto la morte di tante persone e un grande senso di impotenza da perte degli amministratori che invece sono in prima linea per cercare di dare una risposta in senso positivo all’immigrazione ed anche all’immigrazione clandestina.
Come diceva Ilvo Diamanti, è sbagliata la legge che preclude la possibilità di arrivare in Italia per cercare lavoro per questi immigrati che scappano da situazioni terribili nei loro paesi per cercare una nuova strada.

Da parte nostra c’è la volontà di cambiare modificare le stesse norme contenute nella Bossi Fini, con una riflessione importante su questa legge, soprattutto dopo tragedie del genere.

D: In merito alla questione da lei sollevata, quella della legge Bossi-Fini, in veste di sindaco e quindi amministratore locale, come si pone rispetto ai Centri di Permanenza Temporanea e all’ipotesi di costruire questi lager, veri e propri luoghi di segregazione e detenzione, negli stati di provenienza degli immigrati, come ad es. in Libia?

R: C’è bisogno di una politica di integrazione e di rispetto delle persone è chiaro che in alcune realtà dovremo garantire una permanenza sul territorio nazionale fino a che non ci saranno le condizioni per regolarizzare l’immigrazione clandestina o per la richiesta di asilo politico che vengono effettuate dagli immigrati. Questo deve essere fatto con le amministrazioni comunali d’intesa con lo stato e con le ong, quindi io non penso a strutture reclusive dei diritti fondamentali di ogni individuo come quello della libertà.