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Campobello di Mazara: acqua e diritti per i braccianti

Fuori Mercato, ContadinAzioni e Partinico Solidale dopo i primi contagi tra i braccianti: “Occorrono soluzioni concrete e diversificate”

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Da qualche giorno circola tramite alcuni giornali locali la notizia di sei casi di positività al Covid-19 riscontrati tra i lavoratori migranti presenti a Campobello di Mazara. Secondo le realtà solidali che da maggio hanno iniziato una campagna di raccolta fondi per portare l’acqua al ghetto (*) c’era da aspettarselo perché è da mesi che denunciano le condizioni dell’insediamento e le preoccupazioni per i lavoratori senza vedere degli interventi istituzionali che ne migliorino la situazione.

La raccolta delle olive è ormai iniziata, i tavoli tecnici sono in corso da mesi e la situazione - affermano - si ripropone tale e quale ormai da quasi un decennio: "la politica si scopre sorpresa e allarmata intorno al 20 ottobre".

Secondo Fuori Mercato, ContadinAzioni e Partinico Solidale " è il momento di agire subito con soluzioni concrete e diversificate che diano risposte alle istanze emerse tra i lavoratori stagionali per manifestare la fuoriuscita dalle logiche emergenziali che da sempre hanno caratterizzato l’approccio alla gestione dei ghetti".

In seguito a numerose assemblee con e tra i lavoratori, sono state stilate una serie di istanze alle quali chiedono risposte immediate:

- La questione abitativa: gli immobili da mettere a disposizione per la quarantena e l’isolamento per chi non possiede una casa dovranno necessariamente rimanere a disposizione oltre l’emergenza della campagna olivicola e sanitaria.
Proponiamo un censimento di tutti gli immobili in disuso sia di proprietà pubblica che privata, l’assunzione da parte delle pubbliche amministrazioni del ruolo di mediazione, per esempio, quali garanti, tra la domanda e l’offerta di alloggi e/o l’istituzione di un fondo di garanzia per la concessione in locazione di adeguati alloggi.

- Istituzione del registro anagrafico per le persone senza fissa dimora, così come previsto all’art. 1 della Legge 24 dicembre 1954 n. 1228, e dal regolamento contenuto nel D.P.R. 30 maggio 1989n. 223. L’iscrizione anagrafica è un diritto e il presupposto all’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti quali il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto ad ottenere o rinnovare i permessi di soggiorno e i documenti di riconoscimento. Si tenga a mente che la mancanza dell’iscrizione anagrafica impedisce la scelta del medico di base e l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. E’ di tutta evidenza che il particolare momento di emergenza sanitaria impone una maggiore attenzione alla questione dell’accesso alle cure mediche, diritto costituzionalmente garantito e mai derogabile e/o comprimibile.

- Fornitura pubblica di acqua ed elettricità per tutto il periodo necessario alla transizione verso una sistemazione abitativa consona e diffusa presso regolari abitazioni.
La nostra proposta è l’installazione di rubinetti da posizionare nei pressi degli insediamenti dei lavoratori. L’acqua è un diritto di tutte e tutti a prescindere dallo status giuridico o luogo di abitazione. Come noto l’attività di solidarietà dell’associazione Fuori Mercato permette una fornitura che è diventata quasi giornaliera a causa del totale isolamento nel quale si sviluppa ormai la nostra azione di solidarietà. Un immediato intervento su questo fronte da parte delle Amministrazioni è un segnale doveroso.

- Installazione e manutenzione di presidi igienico sanitari quali i bagni chimici per il corretto smaltimento di rifiuti organici al fine di evitare sversamenti di reflui e possibili conseguenze per la salute pubblica.

- Intensificazione del servizio di raccolta rifiuti in quanto la mancanza di un servizio adeguato espone i lavoratori e la comunità a rischi igienico sanitari.

— 
(*) Si può sostenere il crowdfunding per portare l’acqua al ghetto e l’acquisto di prodotti igienici (Mascherine, Kit Medici, Gel Igienizzante)

tramite donazione su Gofundme: https://gf.me/u/x3y2at

oppure tramite donazione diretta a: Fuorimercato

Iban: IT79D 0838633 910000000470387
Banca credito cooperativo di Binasco, filiale di Trezzano s/N

Causale: ACQUA CAMPOBELLO

- Pagina facebook della campagna

AGGIORNAMENTO DEL 4 NOVEMBRE 2020

Vedi anche

  • Olive amare
  • Portiamo l’acqua al ghetto di Campobello (TP)
  • Braccianti, reportage dalla Fabbrica Occupata di Foggia
  • L’emergenza del caporalato in Sicilia: la storia che si ripete
  • I migranti in quarantena e le vite ineguali
[ 3 novembre 2020 ]
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Accoglienza, Agricoltura, Caporalato e sfruttamento lavorativo, Coronavirus, Lavoro, Lavoro stagionale, Solidarietà e attivismo
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