Il tentato omicidio avvenuto nel Centro di accoglienza a Gricignano d’Aversa 1 ai danni di un ragazzo ospite ha confermato una serie di denunce e richieste che, da anni, la campagna LasciateCIEntrare ed altre realtà sociali stanno avanzando al Ministero dell’Interno e alle Prefetture sul sistema di accoglienza delle persone richiedenti asilo e rifugiate in Italia e sugli enti gestori.
Trasformare l’accoglienza di persone in un’emergenza continua ha favorito l’ingresso in questo tipo di attività di soggetti imprenditoriali improvvisati, non formati e, come è evidente anche in quest’ultimo caso, interessati solo all’aspetto economico e, quindi, indifferenti e pronti anche all’esercizio della violenza fisica, pure estrema.
In qualità di cittadine e cittadini attive nella campagna LasciateCIEntrare che da anni è impegnata a supportare le persone richiedenti asilo e rifugiate in Italia e ad evidenziare e denunciare i limiti, anche gravi, del sistema di accoglienza implementato in Italia, siamo preoccupatissimi di quanto accaduto a Gricignano, punta di un fenomeno di subordinazione e ricatto sistematico all’interno del sistema di accoglienza, e chiediamo, pertanto, alle Prefetture ed al Ministero dell’Interno di intervenire per esercitare le loro responsabilità istituzionali e, quindi, di controllo nei centri di accoglienza straordinaria dei quali autorizzano l’apertura e l’esercizio.
In modo specifico, chiediamo di essere rassicurati sulle attività di tutti i centri di accoglienza gestiti con la partecipazione della Cooperativa sociale “La vela”, presente nel Centro di accoglienza di Gricignano d’Aversa in cui è avvenuto il tentato omicidio di Bobb Alagie, attraverso controlli da parte delle Prefetture competenti per territorio, secondo le modalità previste dall’articolo 20 del Dlgs 142/2015.
Chiediamo che i controlli avvengano nel modo migliore, dunque senza preavvisi, con il coinvolgimento della società civile locale, quella stessa società civile che, anche attraverso la Campagna LasciateCIEntrare, ha già denunciato e segnalato alle locali Prefetture, negli scorsi anni, tanti casi di cattiva accoglienza, anche in alcuni Centri gestiti dalla Cooperativa sociale “La vela”, e con la partecipazione delle persone richiedenti asilo, che da sempre denunciano le loro condizioni di vita nei centri, ma che restano inascoltate o minacciate ogni volta che protestano per il rispetto dei loro diritti, troppo spesso non garantiti ed umiliati. Troviamo, infatti, indegno che la loro esperienza diretta di abusi e privazioni venga continuamente ignorata, mentre sempre sia considerato esclusivamente il punto di vista dei gestori e, pertanto, riteniamo necessario che i richiedenti asilo abbiano diritto di eleggere una loro rappresentanza che possa sempre presentare istanze agli organi competenti nella difesa del diritto delle persone e che ne abbia immediata e specifica informazione.
Considerata la gravità della situazione, di cui il tentato omicidio di Gricignano d’Aversa è solo uno degli episodi più evidenti e pericolosi ma non l’unico, chiediamo che tali controlli siano esercitati in breve tempo, nell’arco di non oltre una settimana, per dare una risposta di sicurezza anche alle persone richiedenti asilo e rifugiate presenti nel sistema dell’accoglienza, con speciale riguardo per le persone in condizioni soggettive di vulnerabilità come indicato espressamente nell’articolo 17 del Dlgs 142/2015, comprese le situazioni di disagio psichico da riconoscere ed affrontare e non lasciare nel silenzio come è avvenuto anche con Bobb Alagie a Gricignano d’Aversa.
Siamo certi che Prefetture e Ministero dell’Interno vorranno rispondere a tale richiesta, che viene da persone, gruppi e associazioni preoccupate della lesione dei diritti che si sta perpetrando nel sistema dell’accoglienza in Italia, sperando di essere tranquillizzati dalle attività di controllo di cui sicuramente il Ministero dell’Interno e le stesse Prefetture della regione Campania vorranno dare adeguata rilevanza pubblica.