Roma, 28 Dic – Circa 6.000 clandestini africani sono morti o scomparsi in mare nel 2006 tentando di raggiungere le isole Canarie.
Lo riferiscono fonti ufficiali spagnole, secondo le quali più di 31.000 clandestini sono riusciti ad arrivare su queste isole dell’Oceano Atlantico a bordo di piccole imbarcazioni: sei volte più di quelli sbarcati l’anno prima, nel 2005.
“Stiamo parlando di un numero di morti drammatico”, ha detto alla radio spagnola Cadena Ser il vicedirettore alla immigrazione delle Canarie, Froilan Rodriguez, ripreso dalla Bbc online.
Secondo Jose Segura, delegato del ministero degli interni alle Canarie, solo nel 2006 sono sbarcati nell’arcipelago tanti africani quanti nei quattro anni precedenti. L’incremento del numero degli arrivi è spettacolare”, ha aggiunto.
A fine agosto un bilancio del governo delle Canarie parlava di 490 cadaveri di immigranti recuperati nell’Atlantico, al largo delle coste africane e spagnole, mentre per la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa i clandestini scomparsi in mare erano tra 2.000 e 3.000.
E il presidente della regione autonoma delle Canarie era arrivato a settembre a descrivere queste ondate migratorie come “la peggiore crisi umanitaria vissuta in Spagna dalla guerra civile”, invitando Madrid e l’Unione europea ad intervenire con efficienza per frenare “una catastrofe di enormi dimensioni”.
Immigrazione – Canarie: circa 6.000 morti o scomparsi nel 2006
Argomenti
GeoTag
Vedi anche
Il Patto per la migrazione dell’UE: un pericoloso regime di sorveglianza delle persone migranti
La coalizione #ProtectNotSurveil: una nuova era mortale di sorveglianza digitale
The pact kills: l’istituzionalizzazione della fine del diritto d’asilo nell’UE
Un documento dell’Associazione Open Your Borders di Padova sul nuovo patto europeo sulla migrazione e l’asilo
Schengen: aderire ad ogni costo
Bordermonitoring Bulgaria: «L'adesione parziale all'area Schengen nonostante le continue violazioni dei diritti umani»
Il nuovo Patto UE: una svolta tragica per il diritto di asilo in Europa
Rimpatri in zone di guerra e detenzione di bambini: cosa prevede il Patto UE sulla migrazione e l'asilo