Nei giorni scorsi, infatti, il primo ministro Zapatero ha dichiarato che la Spagna ha raggiunto il suo limite fisiologico per l’assorbimento di manodopera straniera.
Per questo la maggioranza degli immigrati irregolari presenti nel Paese (circa un milione di persone) dovranno essere espulsi.
Il cambiamento di rotta di Zapatero mette in luce l’esigenza del governo spagnolo di allinearsi alla politica europea sull’immigrazione.
Le direttive di questa politica consistono di fatto nell’adozione di sistemi di esclusione e di repressione – pattugliamenti delle coste, creazione di task-force multinazionali di polizia, inasprimento delle normative che regolano i cosiddetti flussi – nei confronti di centinaia di migranti che ogni giorno tentano di raggiungere quella che si prospetta sempre di più come Fortezza Europa.
Un servizio a cura di Maria Fiano per Radio Sherwood (www.sherwood.it).
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