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Lampedusa 2011: l’odissea della ratio. Il coraggio di dire Welcome!

Istant book della Campagna Welcome! A cura di Esc-Infomigrante

“In questi primi mesi del 2011 sta accadendo qualcosa di grande: prima le rivolte in Tunisia, Egitto, Siria, Yemen, poi l’intervento militare in Libia e l’arrivo di migliaia di migranti in Europa, attraverso l’Italia. Eventi che stanno trasformando alcuni assetti sociali, economici, simbolici, politici e geopolitici che sembravano più solidi e immodificabili di quanto in realtà fossero. Non sappiamo bene cosa succederà, dove si indirizzerà il cambiamento, se porterà un miglioramento delle condizioni di vita, delle possibilità di libertà, dei diritti per i migranti e per i residenti, o se produrrà effetti esattamente contrari”.

Queste le prime frasi dell’istant book a firma de “I compagni e le compagne della Campagna Welcome!” che sta vedendo la luce nella sua versione cartacea in questi giorni.
Queste pagine rappresentano un contributo inestimabile alla conservazione della memoria rispetto a un momento storico fondamentale, ma anche e sopratutto alla riflessione che guarda al futuro di un Euromediterraneo da costruire all’insegna di parole d’ordine del tutto nuove.

Welcome è la campagna di solidarietà attiva e coraggiosa che ha preso vita negli ultimi mesi in tante realtà italiane, da Lampedusa a Bologna, da Roma a Ventimiglia, “contro la detenzione e per la libera circolazione in Europa”, agendo da protagonista in tutte le situazioni in cui, a partire dalla strumentalizzazione dei movimenti dei migranti dopo le rivolte del Maghreb, nuove forme di confinamento della mobilità e dei corpi hanno cercato di imporsi contro il rispetto della dignità delle persone.

Lampedusa, certamente, ha rappresentato e continua a rappresentare il luogo di maggiore spettacolarizzazione di questa logica di confinamento e inferiorizzazione dei migranti, nonché il laboratorio di sperimentazione delle peggiori prassi repressive e lesive dei diritti fondamentali come i respingimenti e le espulsioni di massa o le detenzioni arbitrarie e illimitate.
Sempre attraverso la creazione dell’”emergenza Lampedusa” sono stati avviati i trattati e gli accordi con quegli stessi dittatori alla cui caduta i governi europei hanno poi inneggiato, o contro i quali hanno scelto (per ragioni tutt’altro che umanitarie) di bombardare, salvo poi rifiutare le conseguenze di queste stesse scelte che si materializzano in profughi e persone in cammino alla ricerca di un’esistenza degna.
Per queste ragioni, il libro prodotto da chi ha promosso e fatto vivere la campagna Welcome! muove proprio dalla narrazione di quest’isola dallo statuto sospeso, a volte territorio italiano, a volte interamete frontiera, verso la quale si concentrano e a partire dalla quale si riverberano migliaia di storie emblematiche della complessità dei cambiamenti che stanno attraversando il nostro mondo.

Tutto questo è raccontato nel libro (anche con diverse immagini inedite) dalla prospettiva privilegiata di chi, attraverso i presidi e le manifestazioni, la scelta di condividere parte della propria esistenza con tanti e diversi venuti da lontano e il semplice “essere dove le cose accadono”, ha potuto osservare la realtà degli avvenimenti estremamente umani e terribilmente disumani che si sono prodotti negli ultimi mesi rispetto alle migrazioni euromediterranee.

Questo istant book raccoglie così tanti report e articoli già apparsi sui siti di Melting Pot e di Globalproject, nonché sul quotidiano Il manifesto, soprattutto nei mesi di Marzo e Aprile del 2011.
Letti insieme, uno dietro l’altro, questi scritti ricostruiscono un percorso di analisi approfondita e al contempo di passione coraggiosa che possono essere racchiuse dietro un unico semplice messaggio, il solo possibile oggi, se si vuole spezzare il circolo di paura del futuro e incapacità di leggere il passato che rischia di banalizzare e non cogliere i cambiamenti epocali del presente: Welcome!

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