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ResQ People: una nuova nave di ricerca e soccorso nel Mediterraneo

La barca di 39 metri pronta a partire per la prima missione

La ResQ People, la nave di ricerca e di soccorso di ResQ – People Saving People, si prepara per la prima missione. È stato annunciato ieri a Napoli durante l’evento di presentazione del progetto da Luciano Scalettari, Presidente di ResQ, Corrado Mandreoli, Vice-Presidente di ResQ e Michela Sfondrini, Socia di ResQ.

La barca di 39 metri ha già solcato il Mediterraneo per soccorrere i naufraghi con il nome di Alan Kurdi per conto dell’organizzazione tedesca Sea-Eye. “Siamo felici e onorati di entrare nella flotta civile raccogliendo il testimone della Alan Kurdi, che ha già salvato 900 vite nel nostro mare”, scrivono i promotori ringraziando le tante persone che hanno sostenuto l’acquisto della nave e i costi della missione.

“Nei giorni scorsi siamo saliti sulla nostra ResQ People: sapete qual era il desiderio più grande? Avervi tutte e tutti a bordo con noi, in quel momento, per condividere anche fisicamente l’emozione indescrivibile di vedere un sogno diventare realtà. Sembrava un’impresa complicatissima – e lo è stata, lo sarà ancora – ma adesso è qui: è un sogno realizzato, fatto di ferro e salvagenti, di legno e di impegno, profuma di sale, olio per motori, umanità. Fa il rumore di un equipaggio indaffarato con la manutenzione e gli ultimi lavori. Fa il rumore – bellissimo – di tutti gli sforzi che abbiamo fatto, insieme, ognuno come poteva e come sapeva, per arrivare fin qui. Il suono di una società che, davanti all’orrore che si consuma nel Mediterraneo, decide di non stare ferma, di muoversi, di fare. Di fare una nave che salva vite. E non conosciamo suono più bello di questo”.

“Siamo enormemente felici di aver raggiunto questo obiettivo: una nuova nave di soccorso che si unisce alla flotta civile per salvare uomini, donne e bambini che, ogni giorno, rischiano la vita – dichiara il presidente di ResQ, Luciano Scalettari – . Quest’anno ci sono già state almeno 800 vittime nel Mediterraneo centrale. Una sola sarebbe già troppa. Ecco perché abbiamo fretta di salpare, per dare una speranza in più a chiunque si trovi in pericolo nel nostro mare”.

“ResQ è nata per un motivo molto semplice: chiunque di noi, se stesse rischiando la vita in mezzo al mare vorrebbe una mano tesa in soccorso – ricorda il presidente onorario Gherardo Colombo -. Nasce per salvare bambini, donne e uomini, per praticare diritti e tutelare la dignità umana. Siamo felici di poter salpare presto e fare la nostra parte nel Mediterraneo centrale: soccorrere è un obbligo, essere soccorsi un diritto”.