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Studio – Parità di accesso alle scuole di specializzazione dell’università

Riprendiamo una questione di cui ci eravamo già occupati, ovvero il problema per i cittadini extracomunitari della sostanziale inacessibilità dei corsi di specializzazione post-universitaria.
Era previsto (art. 39, Testo Unico sull’Immigrazione relativo all’Accesso ai corsi delle Università) un ambiguo limite da parte dell’amministrazione e l’accesso era previsto solo per chi fosse titolare o beneficiario di una borsa di studio.
Per chi, invece, provvedeva a mantenersi per conto proprio, lavorando ed essendo già regolarmente soggiornante in Italia, non ci sarebbe stata la possibilità di accedere ai corsi di specializzazione post- universitaria.
Si trattava di una questione molto controversa e siamo lieti di poter comunicare che, finalmente, il problema si è definitivamente e inequivocabilmente risolto.
Una delle poche cose buone contenute nella legge di conversione del cosiddetto decreto salva espulsioni – la legge n. 271 del 12 novembre 2004 – è l’espressa previsione del diritto degli stranieri, legalmente soggiornanti in Italia, di accedere anche alle scuole di specializzazione dell’Università alle stesse condizioni dei cittadini italiani.
E’ stata pertanto operata una leggera modifica al testo originario dell’articolo del Testo Unico sull’Immigrazione citato, che ci consente oggi di dire che, non solo per quanto riguarda l’iscrizione ai corsi universitari, ma anche e specificamente per l’accesso alle scuole di specializzazione dell’Università, d’ora in avanti vi è la piena parità di accesso; ciò a prescindere dalla disponibilità o meno di borse di studio.
Il problema che aveva in passato afflitto molte persone (prevalentemente medici), oggi è superato e quindi ci sentiamo di dare una risposta confortante a chi ha sofferto queste situazioni. Evidentemente, chi è stato escluso lo scorso anno accademico dall’accesso ai corsi di specializzazione universitaria, potrà oggi ripresentare la domanda, non dovendo più sottostare alla condizione limitativa della disponibilità di una borsa di studio che, ovviamente, è riservata a pochi.