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da Il Corriere della Sera del 20 febbraio 2004

E ora l’immigrato dà lavoro agli italiani

Sono gli extracomunitari a salvare il bilancio tra imprese individuali che aprono e chiudono in Italia e sono i dati riguardanti questo fenomeno a sfatare tanti luoghi comuni che riguardano l’immigrazione e che sembrano resistere nel tempo più del necessario. Il fenomeno è assolutamente interessante. Non solo gli immigrati non sono più solo «vu’ cumprà», ma danno lavoro anche agli italiani.

Dalla ricerca del Centro Studi di Unioncamere risulta infatti che il 4,2 per cento del totale delle ditte individuali a fine 2003 era costituito da immigrati. Secondo il censimento ogni anno nel nostro Paese nascono ventimila imprese guidate da imprenditori nati al di fuori della Unione europea, per un totale di 140 mila e con un tasso di crescita annuo che è pari al 77 per cento.

Questa componente d’impresa ha evitato il segno meno nel saldo tra ditte individuali aperte e chiuse in Italia. Insomma il fenomeno dell imprenditoria extracomunitaria è in costante ascesa ed è un fatto di estrema importanza per tutta l’economia del nostro Paese. Le cifre nude e crude chiariscono meglio di qualsiasi discorso: negli ultimi quattro anni il numero delle ditte individuali create da immigrati è quasi raddoppiato, essendo passato dalle 79.160 unità rilevate a settembre del 2000 alle 140.058 dello stesso mese del 2003.

In sostanza il tasso di crescita dell imprenditoria extracomunitaria ha più che compensato la tendenza alla riduzione dello stock di imprese individuali in corso da tempo. In poche parole in assenza degli imprenditori-immigrati negli ultimi quattro anni la riduzione delle imprese avrebbe sfiorato in Italia il 3,9 per cento. Ma c è di più: le ditte individuali di immigrati creano occupazione anche per i cittadini italiani e in misura sempre più evidente. Lo ha rilevato poche settimane fa un indagine della Camera di Commercio di Milano, indagine che censisce tremila lavoratori milanesi alle dipendenze di ditte di immigrati.

Secondo i dati raccolti, le ditte individuali extracomunitarie del capoluogo lombardo hanno raggiunto quota 13.218 alla fine del terzo trimestre del 2003, e sono pari all 8,6 per cento del totale. In un anno le ditte individuali sono cresciute del 16 per cento, rispetto alla media complessiva dell’uno per cento, e danno lavoro a quasi 15.000 persone, di cui appunto circa 2.900 italiani.