Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Bologna – “Perchè niente cambia”

Comunicato dell'Assemblea di autogestione Scalo Internazionale Migranti

Bologna, 15 dicembre 2003

Perché niente cambia.

A Bologna oggi, a 50 m da un centro commerciale, su un terreno apparentemente abbandonato c’è una “grotta” che, liberata dai rifiuti, è diventata il rifugio di alcuni rumeni, fra cui una bambino di 3 anni e una donna incinta.
Giornali e televisione hanno fatto servizi sulla “grotta” di via Larga, le istituzioni sono rimaste mute, i sevizi sociali hanno provveduto ad una sistemazione in albergo per la famiglia del bambino per solo 2 notti.
E poi nulla.
Di fronte all’omertà colpevole del Comune e delle Istituzioni e di chi ha le risorse e il dovere di intervenire su queste emergenze rispondiamo denunciando la situazione di grave emarginazione e mancanza di diritti a cui i migranti sono costretti.
In una città dove ai lavoratori migranti sono destinate baracche lungo il Reno e dove solo dopo un anno di
occupazione lo Scalo Internazionale Migranti di via Casarini 23 è riuscito ad ottenere un probabile riallaccio di luce e gas, questa sembra essere la normalità.
Denunciamo il vergognoso silenzio delle istituzioni e la non volontà di intervenire nella regolamentazione del selvaggio mercato degli affitti di cui è vittima ogni lavoratore in questa città.
Rivendichiamo la necessità di pratiche di autorecupero di edifici abbandonati (Villa Salus, ecc.), di appartamenti sfitti da anni, opponendoci a chi a Bologna fa dell’emergenza abitativa una speculazione.

L’assemblea di autogestione dello Scalo Internazionale Migranti