Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da La Provincia di Lecco del 9 agosto 2004

«La Lega xenofoba insulta pure i morti»

Roma – È bufera sul ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, il quale, «incurante» delle vittime, spara a zero sul nuovo caso: «il terrorismo islamico – dice – utilizza, come canale di accesso, la porta aperta dell’immigrazione clandestina». Immediate le reazioni dell’Ulivo e delle principali associazioni impegnate sul fronte della solidarietà, ai quali le parole del ministro leghista, accusato di razzismo, non sono piaciute. Il primo a replicare è stato Giuliano Pisapia, indipendente di Rifondazione Comunista, il quale ha definito «aberranti» le parole del ministro: «mette sullo stesso piano i terroristi con chi fugge, in condizioni disumane, dalla guerra, dalla violenza e dalla fame. Confondere gli immigrati con i terroristi non può che avere la conseguenza di sviare le indagini e le difese contro chi realmente attenta alla sicurezza del nostro paese». Per Marco Rizzo, presidente della delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento europeo, Calderoli è «il volto razzista e xenofobo del governo. I casi sono due: o il ministro ha una funzione in questo governo e allora significa che Calderoli rappresenta il lato xenofobo e razzista del governo Berlusconi, oppure deve essere immediatamente smentito, cosa che finora ci pare non sia avvenuta». «Le parole disumane di Calderoli fotografano il fallimento della Bossi-Fini, in un giorno di tragedia» replica Sandro Battisti, della Margherita. «

Mentre il bilancio dei morti nel golfo di Sicilia si ingrossa – aggiunge Battisti – il ministro leghista non sa fare di meglio che mimare una improbabile faccia feroce, del tutto scollata dalla tragica realtà di quanto accade». Il collega di partito, Giuseppe Fioroni, sostiene, invece, che «il caldo d’agosto ha dato alla testa alla CdL». Anche il deputato verde, Paolo Cento critica Calderoli: «le parole vergognose e irresponsabili del ministro leghista Calderoli risuonano come una macabra provocazione. Purtroppo le frontiere italiane sono già chiuse all’immigrazione a causa della legge Bossi-Fini.

Non consentiremo a lui e al suo governo di trasformare le coste italiane nel muro della vergogna». «Nemmeno la pietà per i defunti, sparerebbero anche sui morti» stigmatizza il presidente nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, il quale nota che «a queste frasi inquietanti si aggiunge anche il silenzio complice della CdL e di quelle parti cattoliche o sociali che subiscono il ricatto della Lega sempre più razzista».