Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
PH: Antonio Sempere
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Non chiamiamoli “scafisti”

Il secondo episodio di Radio Melting Pot (stagione 2024/2025)

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Per capire meglio perché i cosiddetti scafisti vengono criminalizzati, dobbiamo partire da una premessa chiara. La chiusura delle frontiere rende impossibile attraversare i confini d’Europa in modo legale e sicuro, pertanto le persone in movimento devono intraprendere viaggi sempre più difficili e pericolosi. Per questo, le persone sono costrette ad affidarsi alle organizzazioni di trasporto e facilitazione della traversata verso le coste dell’Europa meridionale. Questo sistema è la diretta conseguenza della chiusura dei confini, non è la causa del movimento delle persone. 

Al di là della propaganda dei politici, chi sono veramente i cosiddetti scafisti? Quale è il loro crimine?
Sono loro la vera causa delle migrazioni forzate o sono solo l’ultimo anello di una sistema fallimentare e violento?
In questo episodio proveremo a capirlo.

Le trasmissioni di Radio Melting Pot
Le trasmissioni di Radio Melting Pot
Non chiamiamoli “scafisti”
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Hanno partecipato alla realizzazione di questo episodio: Federico Alagna, ricercatore presso la Scuola Normale Superiore di Pisa; Richard Brody, progetto “Dal mare al carcere“, attivista dell’associazione ARCI Porco Rosso; Cheick Sene, mediatore culturale senegalese, capitano forzato
In redazione: Micol Bottacin, Martina Mutti, Gaspare Messana, Teresa Stefanelli e Eugenio Zazzara
Le interviste sono state realizzate da: Nagi Cheick Ahmed e Gaspare Messana
Voce narrante: Martina Mutti
Musiche originali: Sergio De Checchi
Produzione e post produzione: Pablo Garcia Santos e Eva Bearzatti

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Per partecipare al progetto scrivi a [email protected].

Radio Melting Pot è un progetto sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese

Radio Melting Pot

For freedom of movement, for citizenship rights
Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

 

Questa nuova stagione 2024/2025 prevede la realizzazione di 8 episodi.
La prima call pubblica, che ha avuto come obiettivo quello di promuovere un protagonismo diretto delle persone coinvolte nei processi migratori, si è svolta nel dicembre del 2023 ed ha formato la redazione del nuovo progetto.

 

Il progetto è realizzato con i Fondi dell'Otto per Mille della Chiesa Valdese.