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Tratto dal sito deriveapprodi.org

Libri – Il Nordest e il suo Oriente. Migranti, capitali e azioni umanitarie

un libro di Devi Sacchetto

Il libro
Le scienze sociali hanno a lungo considerato la dissoluzione della comunità come un processo traumatico anche in condizioni pacificate. Sulle sue rovine si staglia la dimensione delle individualità che lo struttural-funzionalismo aveva trascurato. Quando poi la causa della dissoluzione è la guerra, il panorama sociale si frantuma e appaiono nuove recinzioni.
Questo volume indaga sul campo le vicende del Kosovo e della Romania e le loro conseguenze nel Veneto, la regione che più di altre ne ha raccolti i frutti. Nel caso del Kosovo l’autore documenta sia i prodromi del conflitto sia gli esiti migratori del dopoguerra. In Romania, anche se il passaggio è stato meno cruento, la politica della “porta aperta” ha provocato un’irruzione di capitali stranieri e un’emigrazione verso Occidente tanto agognata quanto sofferta. Infine, il transito e l’inserimento nel Veneto di questi migranti sono posti in rilievo attraverso le testimonianze dirette dei loro protagonisti. Ai movimenti di uomini e donne corrisponde poi la mobilità di un “capitale migrante” incarnato da imprenditori e da operatori umanitari, che si è mosso verso l’Europa sud-orientale con esiti sorprendenti, talora disegnando mondi forse ancora più ristretti e bellicosi delle precedenti comunità.
Il confine si configura quindi come una delle categorie centrali nell’interpretazione delle tendenze in atto. Lo scontro tra le ragioni del contatto e quelle delle nuove recinzioni stabilisce così il nucleo centrale di indagine tanto delle realtà kosovara e rumena quanto della società veneta in cui i migranti di quelle aree svolgono un ruolo sempre più centrale.