Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

tratto da Unhcr

Grave preoccupazione per i rinvii forzati dall’Italia

Comunicato stampa dell' 'Unhcr

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha oggi espresso
grave preoccupazione per la sorte delle centinaia di persone giunte recentemente
sull’isola di Lampedusa, molte delle quali verrebbero rinviate in Libia senza
un’adeguata valutazione delle loro possibili necessità di protezione internazionale.

L’UNHCR ha chiesto alle autorità italiane di avere accesso a queste persone e un
funzionario dell’Agenzia si trova a Lampedusa in attesa di un riscontro. Fino al
pomeriggio di oggi l’UNHCR non ha ancora ricevuto una risposta alla sua richiesta.
Nel frattempo i voli di ritorno verso la Libia stanno proseguendo.

“Siamo consapevoli delle forti pressioni create da questi continui arrivi” ha
dichiarato Raymond Hall, Direttore dell’Ufficio dell’UNHCR per l’Europa, “ma tutti
coloro che chiedono asilo dovrebbero avere accesso ad un’equa procedura mirata a
verificare le loro eventuali necessità di protezione in base alla Convenzione sui
rifugiati del 1951″. “L’UNHCR dovrebbe avere accesso a queste persone ed è pronto a
collaborare con le autorità italiane nell’assicurare che coloro che hanno bisogno di
protezione, la ottengano”.

Hall ha aggiunto che l’UNHCR sta anche cercando di monitorare la situazione di
coloro che sono stati rinviati in Libia, ma è ancora in attesa di una risposta da
parte delle autorità del paese. La mancanza di accesso sia in Italia che in Libia
impedisce all’Agenzia ONU per i rifugiati di esercitare il proprio mandato, quello
di assicurare che i rifugiati ricevano adeguata protezione.

L’Ufficio dell’UNHCR in Italia, ha affermato che – sulla base di quanto riportato
dalle autorità italiane – cittadini eritrei, somali ed etiopici sono stati ammessi
alla procedura d’asilo, mentre quelli di altre nazionalità – si ritiene soprattutto
egiziani – sono stati rinviati in Libia. Nonostante questo tentativo di individuare
i richiedenti asilo, l’UNHCR è comunque preoccupato che questo metodo di selezione
in base alla nazionalità metta a rischio singoli individui bisognosi di protezione
internazionale e possa condurre ad un diretto o indiretto respingimento
(refoulement) di rifugiati in un paese in cui la loro vita sia minacciata.