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Reggio Emilia – Nasce Caffé Babele

Intervista a Michele, Laboratorio AQ16, Reggio Emilia

Ogni domenica il parcheggio antistante il Laboratorio AQ16 (zona ex Foro Boario, Reggio Emilia) è frequentato da molti migranti ucraini e moldavi, in grande maggioranza collaboratrici domestiche, che usano qui ritrovarsi per ricevere e inviare beni e corrispondenza nei paesi d’origine.

Nello stabile del Laboratorio Sociale Aq16,
l’associazione Ya Basta! di Reggio Emilia, all’interno del progetto Melting Pot Europa, allestirà un infopoint dove i cittadini migranti potranno usufruire della connessione internet per aggiornamenti in tempo reale sulle elezioni, pubblicazioni e quotidiani in lingua madre (russo, ucraino moldavo), schede informative a cura del progetto Melting Pot Europa (su rinnovo del permesso di soggiorno, ricongiungimento famigliare etc.), assistenza legale gratuita fornita da avvocati volontari, nonchè di un posto accogliente e riscaldato con servizi sanitari e bevande calde per rifocillarsi.

Michele, del Laboratorio AQ16, ci presenta il progetto [ascolta ]

Questo sarà l’inizio di un progetto più ampio che vedrà la luce il 9 gennaio 2005, definito Caffé Babele, che costituirà un punto di osservazione, informazione e scambio con le/i migranti che vivono nel territorio cittadino.

Il caffè Babele nasce con l’intento di diventare un punto di ritrovo per i cittadini migranti in generale e le collaboratrici domestiche ucraine e moldave in particolare.
Lo scopo è quello di creare un luogo che specialmente nel periodo invernale possa accoglierle in uno spazio caldo ed ospitale, dove è possibile bere un thé o un caffé ma anche reperire giornali e riviste in “lingua”, liberamente consultabili, 4 postazioni internet gratuite per agevolare l’uso della posta elettronica e di tutti gli strumenti di rete che permettono un collegamento diretto con la realtà d’origine.
Nel caffè saranno presenti volontari del progetto Melting Pot Europa per aiutare e coadiuvare i cittadini migranti in caso di problemi o dubbi riguardo la situazione lavorativa e/o di permesso di soggiorno, verrà offerta una consulenza legale diretta tramite avvocati (potrà essere prenotata in loco presso il Caffè Babele) e indiretta attraverso materiale informativo multilingue.
Sarà pertanto attivata una collaborazione con le collaboratrici domestiche ucraine e moldave per individuare le necessità più impellenti e urgenti e gestire insieme lo spazio, nel tentativo di superare ogni problema d’incomprensione di natura linguistica o culturale.
Il Caffè Babele vuole essere un punto di informazione sull’ accesso ai diritti e ai sevizi, ma anche un punto di osservazione diretta sulle reali condizioni, necessità e bisogni dei cittadini migranti rispetto a casa, lavoro, asilo politico, accesso all’istruzione e alla cultura.

Il Caffè Babele non farà nessuna discriminazione fra cittadini stranieri con permesso di soggiorno e stranieri che non lo hanno, nessun essere umano è illegale.
Il progetto si offre dunque come strumento per facilitare, o meglio rendere possibile, l’accesso ai diritti di cittadinanza, e si rivolge ad un’umanità che nell’esercitare il “diritto di fuga” dalle guerre, dalla miseria, da condizioni invivibili nel proprio paese, continua a morire nelle acque dei nostri mari, ai confini blindati dell’Europa – fortezza.
Un’umanità che, all’interno di processi di esclusione sociale e restrizione della sfera dei diritti, è costretta a subire le discriminazioni e il razzismo di una società sempre più intollerante e indotta a considerare il migrante come un pericolo.
Un’umanità che esercitando il legittimo diritto di fuga viene rinchiusa nei Centri di Permanenza Temporanea di tutta Europa.

Caffè Babele
Laboratorio Sociale AQ16
Via F.lli Manfredi,14 (ex Foro Boario)
Aperto tutte le domeniche dalle ore 10.00 alle ore 16.00