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Siracusa – Il 19 gennaio riprende il processo per il naufragio del Natale ’96

Comunicato stampa

Dopo l’udienza del 17/11 grazie alla tragica testimonianza del sopravvissuto Shakoor sono stati ricostruiti i drammatici momenti del naufragio; il giovane pakistano ha raccontato di come un ragazzo indiano che era stato tratto in salvo dalla F174 che stava affondando, in gravi condizioni, sia stato buttato in mare ancora vivo da membri dell’equipaggio per ordine del capitano della Yohan, Youssuf El Hallal. I suoi compagni, nonostante dalla bocca e dagli occhi uscisse sangue, avevano notato che era ancora vivo, ma El Hallal li minacciò sostenendo con forza che ormai era morto e che non c’era nulla da fare, solo buttarlo in mare. Questo racconto inchioda il libanese El Hallal alle sue gravissime responsabilità, e ci auguriamo che porterà all’apertura di un nuovo procedimento in cui venga accusato di omicidio volontario.

Dal novembre scorso nel siracusano si è discusso molto del naufragio, il più grave nel Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale in poi. Mentre l’11/12 a Pachino , durante la tappa della carovana antimafia, si è presentato alle scuole il libro ” I fantasmi di Portopalo”, il 26 scorso per l’ottavo anniversario del naufragio abbiamo assistito alla vergognosa strumentalizzazione degli amministratori di Portopalo, i quali hanno aizzato la popolazione locale contro l’autore del libro, reo di aver “infangato” la dignità locale, anzicchè riflettere criticamente sulle diffuse omissioni di soccorso e sul mancato recupero del relitto e dei resti delle vittime.

Nell’udienza del 19 verranno chiamati importanti testimoni, residenti in Pakistan e speriamo che inizino ad emergere, ad 8 anni dalla tragedia, le responsabilità delle “holding degli schiavisti” come lucidamente le definiva Dino Frisullo, le quali in questi anni si sono potenziate e ramificate grazie alle legislazioni, entrate in vigore nella fortezza Europa, sempre più securitarie, che colpiscono solo i nuovi dannati della terra ed ingrassano le mafie internazionali, spesso parte integrante di regimi corrotti filoccidentali.

Mercoled’ 19 gennaio
alle ore 10 al Tribunale di Siracusa
alle ore 14 c/o la chiesa di Boscominniti

incontro con l’avv. Simonetta Crisci
di Senza Confine

parrocchia di Boscominniti(Sr), Attac-Catania, Senza Confine, Rete Antirazzista Siciliana