Razzismo Stop e Asgi (associazione studi giuridici sull’immigrazione) non sono d’accordo con la sentenza presa dal giudice Anna Maria Ferrante in merito alla vicenda bar Sparkling (via Aspetti). L’esercizio che, più di due anni fa, si era segnalato ad opinione pubblica per aver applicato prezzi diversi ad italiani e stranieri. Lo hanno reso noto, ieri mattina nella sede di Razzismo Stop, tramite i legali Aurora D’Agostino, Giovanna Berti e Marco Ferrero di Asgi. Ricordiamo che la società Stemax Srl proprietaria del bar Sparkling è stata riconosciuta colpevole di discriminazione raziale e condannata al risarcimento dei danni nei confronti di nove extracomunitari (Nigeria, Serbia e Marocco). Gli stranieri riceveranno 100 euro a testa per i danni subiti e 2 mila euro per la copertura delle spese processuali.
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«Una sentenza modesta – commenta D’Agostino – se pensiamo che le nove vittime saranno risarcite con soli 100 euro a testa. Però, la cosa più importante è che il giudice non ha tenuto conto dell’intervento in giudizio di Razzismo Stop e Asgi». Aggiunge Marco Ferrero: «Durante il processo il magistrato si è ricordata del decreto legge 215 del 2003 che dice, in base alla direttiva europea numero 43 del 2000, che un’associazione può essere parte in causa in un giudizio previa iscrizione nell’apposito elenco. Il problema è che l’elenco in Italia non esiste». Razzismo Stop e Asgi impugneranno la sentenza.
Marco Aldighieri
