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Dal Messaggero Veneto del 14 giugno 2005

Azzano: volto coperto, la multano

I vigili hanno fermato una islamica al mercato. Sanzione di 20 euro

AZZANO. Fermata e multata perché a viso coperto. È accaduto ieri mattina verso le 10 a una ragazza marocchina di 26 anni residente a Pramaggiore, recatasi al consueto mercato del lunedì di Azzano.La giovane donna stava girando tra le bancarelle, quando è stata fermata da due vigili urbani, i quali, vistala a viso coperto, le hanno contestato l’articolo 85 del testo unico di pubblica sicurezza, che impedisce a chiunque di girare con il volto coperto per non farsi riconoscere.
Inoltre, la donna è stata trovata sprovvista di documenti. Particolarmente salata la multa, determinata principalmente dai 400 euro che la donna di religione islamica dovrà versare per non aver avuto con sé i documenti. Per la questione del viso occultato, la sanzione è invece di 20 euro.
Un episodio che riporta prepotentemente in auge l’ordinanza “antiburqa” emessa dal primo cittadino azzanese Enzo Bortolotti nella primavera del 2004, ordinanza che impediva appunto di girare a volto travisato. Una decisione quella del sindaco di Azzano che provocò immediatamente una serie di proteste che si levarono da più parti, sfociando in manifestazioni contro l’ordinanza in questione. Uno dei più duri contestatori di Bortolotti fu senz’ombra di dubbio il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Pio De Angelis. Nel settembre dello scorso anno il prefetto Vittorio Capocelli annullò l’ordinanza, in quanto spetta esclusivamente allo stesso prefetto il compito di emettere ordinanze di carattere generale, potere conferitogli dal testo unico di pubblica sicurezza. Immediatamente Bortolotti decise di ricorre al Tar, e la partita è ancora aperta.
Analoghe situazioni si sono verificate anche a Drezzo (Como) e Treviso, dove i prefetti hanno annullato ordinanze identiche a quella emessa da Bortolotti. La sanzione comminata alla giovane marocchina, non è quindi conseguente all’ordinanza, ma, come detto, al sopraccitato articolo 85. «Meglio così. Se l’ordinanza fosse valida, le conseguenze per la donna sarebbero state ancor più gravi», commenta Bortolotti. «I nostri vigili hanno applicato esclusivamente quanto previsto dalla legge. Oltre a girare a visto coperto, la ragazza marocchina era anche senza alcun documento di riconoscimento, cosa altrettanto grave. La stessa si è difesa dicendo di non aver mai avuto problemi in altri paesi, e io le ho semplicemente detto che ad Azzano si fa rispettare la legge. Mi rendo conto che questo fatto scatenerà delle inevitabili polemiche, ma, per quanto mi riguarda, ovviamente, approvo completamente il comportamento di chi ha fermato la donna». Il sindaco fa poi sapere che è deciso a continuare la propria battaglia anche nel caso in cui il Tar annullasse definitivamente l’ordinanza. «Mi rivolgerei al Consiglio di Stato. Nelle altre nazioni le leggi si fanno rispettare, non capisco perché in Italia non dev’essere così».
Il comandante della polizia municipale, Luciano Schiffo, conferma che «i miei uomini hanno solamente applicato la legge».
Massimo Pighin

Le reazioni dell’Assessore Regionale Antonaz