Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Interrogazione parlamentare sul caso Youssef

Interrogazione a risposta scritta,

al Ministro delle Interni ,

per sapere, premesso che,

secondo quanto riportato nell’articolo “L’integrazione presa a schiaffi” di Enea Abati dal Corriere di Rimini di mercoledì 13 luglio 2005 Youssef Mihraje marocchino ventiquattrenne che vive in Italia da tre anni, senza permesso di soggiorno ma anche senza alcun precedente penale, dopo essere stato vittima di un pestaggio per poter denunciare gli abusi ha scelto di farsi arrestare in quanto clandestino, presentandosi spontaneamente alla polizia giudiziaria;

ciò che rende l’episodio, doppiamente increscioso, è che gli autori del pestaggio sarebbero, secondo la testimonianza della vittima, dei carabinieri della caserma della valle del Rubicone;

la vittima sarebbe stata avvicinata la mattina di martedì 12 luglio da due agenti in abiti civili che gli avrebbero intimato di seguirlo “senza fare storie”, dopo esser stato tenuto un ora dentro una Fiat Uno, il tempo per una retata di extracomunitari Youssef Mihraje sarebbe stato accompagnato assieme ad un altro giovane marocchino alla stazione dei carabinieri dove avrebbe avuto inizio “il trattamento speciale”;

un solo carabiniere avrebbe usato violenza diretta e ripetutamente sui due giovani, mentre altri secondo Mihraje “sembravano provare pena” ma non sarebbero intervenuti per fermare il collega;

finito il pestaggio i due sarebbero stati abbandonati nei pressi di un cavalcavia senza che gli venisse contestato il fatto d’essere clandestini, gli sarebbe stato invece intimato di non farsi vedere più nella zona, come se a parlare fosse uno sceriffo del Far West;

in seguito i due sono stati portati in prontosoccorso a Rimini dove sono state accertate tumefazioni e lesioni;

episodi di questo tipo minano alle radici il processo d’integrazione facendo venir meno la credibilità delle istituzioni italiane agli occhi della comunità mussulmana;

quale sia la valutazione dei fatti e quali azioni si intendano intraprendere per assicurarsi che simili accadimenti non si verifichino e, in particolare se i fatti in oggetto fossero confermati, affinché la caserma della valle del Rubicone non sia mai più teatro di simili atti disumani ed illegali indegni del corpo dei Carabinieri;

on. M. Bulgarelli