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Cartellino rosso alla Francia sui diritti umani

Patria stessa del concetto di diritti umani, la Francia viene bacchettata dal Commissario Alvaro Gil Robles. Il Consiglio d’Europa pubblica oggi un rapporto che punta il dito sulla condizione delle carceri e altri temi caldi come giustizia e immigrazione. A conlusione dell’indagine svolta a settembre, le affermazioni di Gil Robles sono durissime: le carceri francesi presentano delle condizioni al limite della dignità umana. Il divario fra affermazioni di principio e realtà fattuale è preoccupante.

La reazione del ministro della Giustizia, Pascal Clèment: “Per redere giustizia alla Francia va ricordato quel che è stato fatto da quando governa la nuova maggioranza nel 2002, e quello che invece non hanno realizzato i nostri predecessori ossia un programma da oltre 13.300 posti nelle carceri e 3.000 posti per la riabilitazione”.

Altra critica riguarda quello che Gil Robles ha definito il “sentimento di impunità” diffuso fra le forze di polizia. Un tema sul quale la vigilanza va raddoppiata: fra 2003 e 2004 le denunce di trattamenti brutali da parte della polizia sono aumentate del 34 per cento. Per quel che riguarda la giustizia, il rapporto fa appello alla salvaguardia, nell’ambito della custodia cautelare, del ruolo degli avvocati, spesso più formale che oggettivo.

Ed infine, le politiche d’immigrazione e l’attacco diretto al ministro dell’Interno Nicolas Sarkozy. E’ scioccante, secondo Gil Robles, la volontà espressa di fissare quote annuali per le espulsioni.