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Flussi 2006 – Bologna: la situazione davanti agli uffici postali

Già dalla notte scorsa nel giro di monitoraggio nei diversi uffici postali della città l’elemento che colpisce di più è la capacità di autorganizzazione degli immigrati, con liste autogestite e appelli periodici.
Questo decreto flussi fa emeregere, se ancora ce ne fosse bisogno, il fallimento del fondamento su cui si basa la Legge Bossi-Fini, cioè il legame tra il permesso di soggiorno e il lavoro.
La corrispondenza con Neva della redazione Emilia Romagna del Progetto Melting Pot Europa.
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Ed alle 14.30, presso gli uffici postali, prende il via la lotteria.
Alle poste in via Emilia Levante la corsa a chi arriva prima finisce in meno di quindici minuti. L’autorganizzazione dei cittadini stranieri è stata impeccabile e in meno di un quarto d’ora sono riusciti a consegnare le domande ben 100 cittadini stranieri.
Presso altri uffici si sono invece verificati piccoli incidenti, forse creati dall’agitazione in seguito all’arrivo delle forze dell’ordine, presenza inattesa che avrebbe creato apprensione tra le persone in fila.
Evidente la gioia di chi è riuscito a presentare la propria domanda fra le prime: in un attimo sembra dimenticare la sofferenza e la stanchezza di questi giorni, sostituiti dalla speranza di essere tra i pochi che a Bologna sono candidati a ricevere l’autorizzazione all’ingresso per lavoro.
[Ascolta ] alcune testimonianze di cittadini stranieri
[Ascolta ] la testimonianza di un datore di lavoro