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Decreto flussi – Una situazione caotica e di lunga attesa

Proviamo a fare il punto, per i nostri lettori, sul decreto flussi 2006 e i tempi di attesa per il tanto sospirato nulla osta.

Vedi Nota del Ministero dell’Interno del 28 aprile 2006
Decreto Flussi – Invio domande digitalizzate da Poste Italiane – Precisazioni

Diciamo fin da subito che non è facile.

Non è facile reperire le informazioni, come non è facile avere il polso dei tempi di attesa reali, dello stato delle pratiche spedite il 14 marzo e “bruciate” in 15 minuti.
E le poche notizie in nostro possesso non sono incoraggianti.

Il Sistema informatico del Viminale, al quale sono collegate le Prefetture d’Italia, sta dando alcuni problemi e il 60 per cento delle domande risulta illeggibile o incompleto. Questo vuol dire che le pratiche “girate” agli Sportelli Unici delle Prefetture non riportano tutte le informazioni necessarie e che bisognerà attendere l’invio dei materiali cartacei (i kit compilati) per completare le operazioni.

Domande per lavoro stagionale
Le domande di autorizzazione all’ingresso per lavoro stagionale hanno la priorità rispetto alle altre domande, tuttavia anche queste tardano ad arrivare e ciò causerà non pochi problemi al settore dell’agricoltura, turismo, ecc.

Domande per lavoro subordinato
Qui i tempi si fanno ancora più lunghi. Il Sole24Ore stima che le prime autorizzazioni cominceranno ad arrivare non prima del mese di agosto. Secondo voci di corridoio questa notizia sarebbe addirittura troppo ottimistica e si ipotizzerebbe invece di dover attendere il prossimo autunno per poter vedere le prime autorizzazioni finalizzate al rilascio di permessi di soggiorno di tipo rinnovabile.

Le conversioni del pds
Si tratta di una capitolo a parte e controverso. A lungo gli interessati hanno chiesto invano se le domande di conversione del pds (da presentare tramite raccomandata con i vecchi modelli) si dovessero spedire a partire dal normale orario di apertura degli uffici postali, cioè le 8.30 del mattino, oppure dalle 14.30, come tutte le altre. All’ultimo momento è apparsa sul sito del Ministero la specifica: le domande sarebbero state accettate solo a partire dalle 14,30. Ma molti non sapevano che occerreva spedirle da quegli uffici postali aperti normalmente al pubblico anche il pomeriggio, con una procedura diversa dalle assicurate postali. Cosa succederà adesso alle domande spedite alla mattina? A questa domanda manca ancora una risposta, ma occorerrà sicuramente fare chiarezza sulle ragioni di tanta confusione.

Ma non è finita
Non basta ricevere il nulla osta da parte dell’ufficio competente, infatti, con il nulla osta si deve poi andare al consolato italiano del paese di provenienza.
Inizia quindi un’altra giostra, sempre pericolosa perché prevede il ritorno a casa “in clandestinità”, da invisibili, attraversando illegalmente diversi paesi, ripercorrendo a ritroso il viaggio della speranza che aveva portato in Italia.
Presso il consolato italiano del paese di origine si ritorna a fare la fila, a volte per giorni, a volte pagando soldi per riuscire ad avere un appuntamento ed entrare in poco tempo per procurarsi
il fatidico visto di ingresso per motivi di lavoro, che può cambiare per sempre la vita.

La redazione di Melting Pot continuerà a fornire aggiornamenti e approfondimenti sull’andamento delle domande presentate il 14 marzo.
In questi giorni le dichiarazioni del neoministro Ferrero di regolarizzare tutti quelli che hanno presnetato la domanda il 14 marzo, lasciano ben sperare in una soluzione positiva (e giusta) della situazione. Tutte persone che rimangono in attesa di risposta, continuando a lavorare in nero.

A cura di Milena Zappon