Purtroppo le norme della Convenzione di Dublino, recepite nell’ordinamento dell’U.E., impediscono di fatto la circolazione dei richiedenti asilo durante la procedura per il riconoscimento. Per effetto di tali norme, l’interessata rischia non tanto di essere espulsa dalla Francia ma di essere reinviata coattivamente in Italia, paese competente per l’esame della domanda.
Di certo in queste condizioni non potrebbe soggiornare regolarmente in Francia anche se, in linea puramente teorica, nulla impedirebbe che la stessa possa ottenere dal consolato francese operante in Italia, un visto d’ingresso strettamente temporaneo, collegato agli eventi musicali cui vorrebbe partecipare; in fin dei conti il consolato francese potrebbe considerarsi territorialmente competente in quanto l’interessata dispone di un pds in Italia.
Tuttavia le condizioni per l’ingresso in Francia non sono facili, sicché è giusto considerare questa ipotesi come un puro tentativo.
Asilo – Mentre si attende l’esito della domanda è possibile recarsi in altro paese Schengen?
Argomenti
Vedi anche
Trieste. Il Silos è sotto sgombero
Linea D'Ombra: il 28 aprile in Largo Santos alle 18.00 troviamoci per parlarne
Schengen: aderire ad ogni costo
Bordermonitoring Bulgaria: «L'adesione parziale all'area Schengen nonostante le continue violazioni dei diritti umani»
Il nuovo Patto UE: una svolta tragica per il diritto di asilo in Europa
Rimpatri in zone di guerra e detenzione di bambini: cosa prevede il Patto UE sulla migrazione e l'asilo
Le autorità egiziane devono porre fine alle detenzioni arbitrarie e alle deportazioni forzate di rifugiati e richiedenti asilo sudanesi
La dichiarazione congiunta di oltre 25 organizzazioni