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Dal Gazzettino FVG del 14 giugno 2006

Prefetture senza soldi

Status e permessi di soggiorno nei diversi Uffici dei 4 capuoluoghi del FVG

Prefetture friulane senza soldi. La legge è chiara: se il richiedente asilo non può usufruire di un posto all’interno dei programmi d’accoglienza (perchè è tutto full), e se neppure al Centro d’identificazione si trova uno spazio libero (il Cpt di Gradisca ancora non funziona come centrale d’identificazione e, pertanto, le persone vengono inviate nelle altre Regioni), non resta che una sola strada da percorrere. La Prefettura competente si ‘prende in carico’, per poco più di un mese, il richiedente asilo, erogandogli un sussidio giornaliero.
Il bello è che da Roma non sono arrivati gli euro-soldi. Nonostante le pressioni di alcune Prefetture della nostra Regione, la risposta è stata un secco no. Come dire, si fanno le leggi, poi tanto è il legislatore stesso a non creare le condizioni per farle rispettare. Dai soldi che non ci sono ai numeri delle Questure.

A Udine, spiegano dall’Ufficio immigrazione, i richiedenti lo status di rifugiato sono stati 136 nel 2003, di cui 6 riconosciuti e a cui, quindi, è stato rilasciato il permesso di soggiorno; 96 nel 2004 di cui 2 riconosciuti, 65 nel 2005 di cui 5 riconosciuti, e 33 nel 2006 di cui 4 riconosciuti.
Il permesso di soggiorno per motivi umanitari è stato dato nei primi sei mesi dell’anno a 4 persone (9 lo scorso anno), mentre 4 sono le istanze in attesa di determinazione, 2 rientri in patria e trasferimenti in altro stato competente, già 16 le persone inviate ai Centri di identificazione (erano 13 nel 2005). All’Ufficio immigrazione di Udine si contano finora sette ricorsi in attesa di risposta dalla Prefettura.
Trasferendoci a Gorizia, si conferma il trend della valanga di richieste d’asilo da parte di cittadini di Serbia e Montenegro: addirittura 114 nel primo semestre dell’anno in corso (erano 59 nel 2003, passate a 137 nel 2005).

A Pordenone, la Questura registra nei primi mesi dell’anno 13 richieste d’asilo, 18 asili e 16 permessi per motivi umanitari (nel 2003 si annoverano 31 asili e 25 permessi per motivi umanitari, nel 2004, rispettivamente, 29 e 52; l’anno scorso, infine, 62 e 76).
Il boom di richieste alla Questura di Trieste fra il 2003 e il 2004, rispettivamente 333 e 360, si è ridimensionato lo scorso anno, con 175 richieste, mente finora, dall’inizio del 2006 si contano 68 domande. Sono 110 le richieste pendenti presso la Commissione nazionale, mentre 39 presso quella territoriale. Contenuta la quota di riconoscimenti accordati fra il 2001 e il 2005: 11. E altrettanti nei primi sei mesi dell’anno in corso. Salgono a quota 50 i permessi di soggiorno per motivi umanitari concessi da Roma, relativamente alle domande presentate fra il 2001 e il 2005; mentre quelli concessi dalle Commissioni territoriali per le domande del 2006 ammontano a quota 11.