Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Ancora morti a largo di Lampedusa

Comuncato stampa Laboratorio Zeta, Palermo

Nella notte del 19 agosto, alle 3.30, altre dieci persone hanno
perso la vita nel disperato tentativo di raggiungere
l’Italia e quaranta sono disperse.
E’ insopportabile.
Il bollettino dei morti nel canale di Sicilia è una
catena senza fine.

Apprendiamo che il ministro dell’interno Giuliano
Amato afferma che: “Quella di oggi non è solo una
tragedia, ma un vero e proprio crimine. Confido perciò
che la magistratura dedicherà alla ricerca dei
responsabili lo stesso impegno interno e
internazionale che giustamente dedica a reati meno
gravi di questo”.

Ma la responsabilità di questa morti non è da additare
solamente alle organizzazioni criminali che gestiscono
il traffico di esseri umani, ma soprattutto ai governi
e alle leggi che rendono possibile tutto ciò.

Se la gente continua a perdere la vita per raggiungere
il nostro paese è perché non
esistono vie legali di
ingresso in Italia.

La responsabilità reale di queste tragedie è della
legge Bossi-Fini e delle politiche di militarizzazione
del Mediterraneo.

Queste sono le vittime della guerra civile globale che
arriva anche nei nostri mari.

Se non cambierà la legge, se non verranno creata vie
legali di ingresso in Italia, se i flussi migratori
continueranno ad essere gestiti con politiche
repressive il nostro mare continuerà ad essere segnato
da queste atrocità.

Il ministro Amato non può fare finta di non rendersene
conto.

Il pensiero va inoltre ai superstiti, quegli uomini e
donne che hanno rischiato la vita e hanno visto morire
i propri compagni di viaggio e che ora rischiano
l’espulsione o la detenzione in un Cpt.
Magari prelevati direttamente dall’ospedale come è
successo in questi giorni al Civico di Palermo.

Noi vogliamo dire basta a tutto ciò.
Per questo invitiamo
tutte le forze democratiche che
in questi anni si sono spese per la costruzione di un
Mediterraneo di Pace a venire a Lampedusa il 10
settembre per una manifestazione nazionale per la
chiusura dei Centri di Permanenza Temporanea e per
l’abolizione della legge Bossi-Fini.

Laboratorio Zeta – Palermo