Continuano ad arrivare senza sosta al posto di frontiera di Liboi con il Kenya centinaia di cittadini somali, soprattutto donne e bambini, costretti a fuggire dalle violenze provocate nei mesi scorsi dagli scontri tra signori della guerra e Corti islamiche e dal clima di persistente incertezza politica nel paese.
Lo rende noto l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr), spiegando che giovedì sono arrivati nei centri attrezzati in Kenya al confine con la Somalia altre 757 persone, mentre il giorno prima ne erano giunte 35, portando a oltre 27.000 il numero dei somali che dall’inizio dell’anno (almeno 4.220 dall’inizio di agosto) hanno dovuto lasciare le loro città, e in particolare Mogadiscio – sotto il controllo dell’Unione delle Corti islamiche dal 5 giugno – e Baidoa, la città sud-occidentale dove ha sede il governo di transizione.
Gli arrivi delle ultime due settimane hanno portato a 134.000 il numero dei rifugiati ospitati del solo campo di Dadaab, il più grande campo profughi della zona di frontiera, ma complessivamente dall’inizio dell’anno hanno trovato rifugio in Kenya almeno 227.000 persone, in grande maggioranza somali e sudanesi.
Ancora centinaia di rifugiati in Kenya per sfuggire a violenze
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