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Immigrati: Amnesty, 890 minori rinchiusi nei centri detenzione

Roma, 11 dic – Sono stati più di 890, negli ultimi
anni, i minori rinchiusi nei centri di detenzione per
migranti del nostro paese. Tra di essi 28 quelli non
accompagnati, trattenuti tra gennaio 2002 ed agosto 2005,
quasi tutti richiedenti asilo provenienti dall’Africa
sub-sahariana.
Lo riferisce il rapporto “Invisibili – Minori migranti
detenuti all’arrivo in Italia
“, curato per conto della
Sezione Italiana di Amnesty International da Giusy D’Alconzo, reso noto il 23 febbraio di quest’anno e rilanciato questa mattina a Palazzo Valentini, in occasione della presentazione del kit didattico sul tema riservato alle scuole della Provincia.
Amnesty, si legge nel rapporto, e’ convinta che le denunce raccolte riguardino solo una parte dei minori che sono stati realmente detenuti. Purtroppo non esistono statistiche ufficiali pubbliche che ne riportino il numero e
le condizioni, anche perchè solo lo scorso ottobre il
ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha dato parere
favorevole alla richiesta da parte del movimento di poter
visitare, a fini di ricerca, i centri di detenzione, negli
ultimi anni luoghi inaccessibili quasi per chiunque.
Sono circa 80mila gli stranieri che, tra migranti e
richiedenti asilo, negli scorsi 5 anni, hanno raggiunto
l’Italia via mare: tra di essi centinaia i minori, che
arrivano da soli o insieme alla loro famiglia e che finiscono sistematicamente, per almeno 20 giorni, nei Cpt o nei centri di accoglienza. Essi vengono rinchiusi “non per ciò che fanno, ma per ciò che sono”, ha sottolineato la D’Alconzo.
Sulla base di questo rapporto, Amnesty, lo scorso febbraio, ha lanciato la campagna “Invisibili”, per cui sono già state raccolte più di diecimila firme, per rendere nota la situazione e chiedere la modifica delle prassi che non vanno.
La ricerca, avviata nel 2005, la prima ad essere curata
autonomamente dalla Sezione Italiana, si e’ concentrata sulla situazione dei minori migranti per “la percezione fortissima – ha dichiarato la D’Alconzo – di quanto profonda fosse la la loro invisibilità: statistica, visto che non esistono dati disaggregati per genere, età, paese, e giuridica, causa la mancanza di una rete di protezione che bisognerebbe fornire, sulla base della Convenzione di Ginevra. Questi minori sono tre volte vulnerabili: perché migranti, bambini e detenuti.
Il biglietto da visita del nostro paese, da più di 10 anni, già prima della Turco-Napolitano, per gli stranieri che arrivano via mare e’ la detenzione”.
Amnesty chiede: primo, sulla base della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, “una politica che preveda la più forte presunzione possibile contro la detenzione di minori migranti e richiedenti asilo e la vieti nel caso di minori non accompagnati”; secondo, una legge specifica e organica sul diritto d’asilo conforme agli standard internazionali – il nostro e’ l’unico paese che non ha ancora una normativa in materia; terzo, un organismo permanente ed indipendente di controllo ed ispezione che possa condurre visite regolari, illimitate e senza preavviso in tutte le strutture di detenzione per migranti irregolari e richiedenti asilo.