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Diritto di asilo – Più tutela per i minori non accompagnati

Entrata in vigore una direttiva del Min. dell'Interno

Giovedi’ 8 marzo è entrata in vigore la direttiva che rafforza la presa in carico da parte delle istituzioni dei minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo, firmata lo scorso 15 dicembre 2006 dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Giustizia.

La direttiva “favorisce la presentazione della richiesta d’asilo e riduce i tempi d’attesa – per il suo affidamento ad un servizio appositamente dedicato – dall’arrivo del minore in Italia fino alla consegna della sua domanda d’asilo da parte del tutore”. L’obiettivo della direttiva – secondo il Ministero dell’Interno – è di “evitare che il ragazzo scappi e finisca nella rete dello sfruttamento senza alcuna tutela giuridica ma, soprattutto, che diventi un invisibile”.

Cosa prevede al direttiva?
La direttiva stabilisce che, all’arrivo in frontiera, il minore, dopo la presa in carico del giudice tutelare, sia subito affidato al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo (PNA) e non ad una struttura qualsiasi come finora è accaduto.
Il Sistema di Protezione, infatti, ha competenza e formazione per seguire il minore aiutandolo nella difficile fase di inserimento in un contesto culturale nuovo e diverso.

All’art. 1 viene stabilito che al momento dell’arrivo siano subito date al minore tutte le informazioni necessarie sui suoi diritti e le opportunità legali esistenti. In teoria sarà sufficiente che manifesti la volontà di chiedere asilo per far partire la procedura.

Finora il minore straniero non accompagnato, anche se richiedente asilo, veniva affidato dalla Questura all’ente locale, in attesa che gli venisse nominato un tutore. In principio era accolto, quindi, in un servizio genericamente individuato in base alla disponibilità sul territorio e solo in un secondo momento era inserito nel Sistema di protezione nazionale.

Il provvedimentoha spiegato Fabio Sturani, Vice Presidente Anci con delega sull’immigrazione – esplicita con chiarezza il dovere di informazione puntuale e adeguato della facoltà di richiedere asilo, indirizzando fin dall’inizio la protezione verso il canale corretto, riducendo i rischi che il minore corre, soprattutto quando è appena arrivato. Inoltre – ha continuato Sturani – la direttiva facilita l’accesso alle strutture per l’accoglienza che fanno parte del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati coordinato dall’ANCI. Questo – ha detto – garantisce ai minori servizi indispensabili, come ad esempio l’assistenza legale, ma anche la certezza, in caso di riconoscimento dello status, di godere della protezione del nostro paese anche dopo il raggiungimento della maggiore età.”

“E’ per questo motivo – ha concluso Sturani – che la direttiva è stata richiesta con forza dall’ANCI. Per quanto la capienza sia ancora lontana dal coprire l’intero fabbisogno, i posti di accoglienza del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati potranno ora essere più facilmente fruibili dai minori, riducendo così, per quanto possibile, la loro condizione di particolare fragilità”.
Vai al testo della direttiva

Si ringrazia l’Asgi per la segnalazione