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Bologna – Sotto processo gli agenti per il pestaggio al CPT di Via Mattei

Intervista a Said Imich, testimone al processo

Quattro gli agenti inquisiti: l’ispettore Giacomo Alessi – da circa due anni sovrintendente del CPT Mattei – e gli agenti del servizio volanti Paolo Cognitti, Sergio Valentini e Giuseppe Marini, accusati di lesioni personali aggravate.
Una delle vittime dell’azione punitiva ha testimoniato ieri, raccontando ancora una volta come i detenuti furono pestati, insultati e infine fotografati con i cellulari dagli agenti in assetto antisommossa. Al contrario di Said Imich, non solo gli agenti e l’ispettore Alessi hanno risposto alle domande del Giudice con una lunga serie di “non ricordo”, ma anche alcuni operatori della Croce Rossa, passati poi alla Misericordia, hanno ritrattato la prima testimonianza dicendo di non ricordare più nulla.

Il trattamento che ha subito Said Imich dopo aver sporto denuncia per l’accaduto è emblematico, per quattro anni è stato perseguitato dal provvedimento di espulsione in base al quale per altre due volte è stato rinchiuso nel CPT di Bologna, a stretto contatto con l’Ispettore Alessi, mentre nello scorso giugno Said venne addirittura arrestato per non aver obbedito al decreto di espulsione. Ancora oggi a Said non è stato riconosciuto il diritto al soggiorno in Italia, tant’è che se il Pubblico Ministero dovesse ritenere che la sua presenza non è più un elemento decisivo per il processo, l’ordine di espulsione contro di lui sarebbe nuovamente esecutivo.

Nell’intervista per Melting Pot, Said ricorda la notte del pestaggio, commenta l’impunità delle forze dell’ordine e la decisione di rendere ancora più fortificato il CPT di Bologna.
[Ascolta ] l’intervista a Said Imich

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